lunedì 20 novembre 2006
Uscito all'inizio del 2004, il film "The day after tomorrow" ha fatto molto parlare di sè, soprattutto per il fatto di aver sensibilizzato l'opinione pubblica sui problemi dell'inquinamento e dell'effetto serra. Il film, a dover di cronaca, contiene però alcune inesattezze. Quella maggiore è rappresentata dal calo improvviso di 13°C della temperatura dell'Atlantico Settentrionale al largo della Groenlandia. Nella mappa allegata, elaborata dal Servizio Meteorologico Tedesco, sono riportate le temperature marine del giorno 09/06/2004 nel tratto compreso tra la costa del Labrador (America Settentrionale), la Groenlandia e l'Islanda. Pur essendo in periodo estivo, si notano che le temperature marine sono piuttosto basse, di poco superiori allo zero. Sarebbe quindi fisicamente impossibile un calo termico di 13°C, a meno che non si preveda un congelamento delle acque. Infatti un crollo di 13°C porterbbe le temperature di tali acque a -10°C tra Labrador e Groenlandia e di -6°C tra Islanda, Groenlandia e Scandinavia: il film fa invece capire che, nonostante tale crollo termico, il mare sarebbe continuato a restare allo stato liquido. Comunque ciò non toglie di fare i complimenti a tale film e al team di produzione per aver sollevato il problema dell'inquinamento-effetto serra e delle sue possibili evoluzioni.
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