venerdì 24 novembre 2006

Energia nucleare: in Francia nasce ITER

Questo articolo lo pubblico a semplice titolo informativo: trattandosi di un tema molto delicato da un punto di vista ambientale, non voglio esprimere alcun parere in merito, può trattarsi tanto di un evento benevolo per il futuro quanto di qualcosa di drammatico. Non avendo conoscenza così scrupolosa in materia, lascio a voi ogni commento.
Sarà il primo reattore sperimentale per la produzione di energia a fusione nucleare. E' stato firmato l'accordo definitivo per la realizzazione di ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), il reattore sperimentale per la produzione di energia a fusione nucleare. Una vera e propria vittoria, soprattutto per la Francia, dove è avvenuta la formalizzazione dell'intesa alla presenza del capo di Stato francese Jacques Chirac e del presidente della Commissione Unione Europea Josè Manuel Barroso e dove sarà costruita la centrale.
Il trattato internazionale è stato sottoscritto da sei paesi (Cina, Giappone, India, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti) e dall'Unione Europea. Il raggiungimento dell'intesa mette fine a lunghi anni di discussioni, l'ultima delle quali ha visto contrapporsi la Francia e il Giappone, luoghi entrambi candidati a ospitare la nuova centrale. Parigi però ha avuto la meglio e il reattore sarà costruito a Cadarache, vicino a Marsiglia. Il governo francese è convinto che grazie al reattore vi saranno 3 mila posti di lavoro.
Con un investimento di ben 10 miliardi di euro, ITER dovrebbe entrare in funzione entro il 2016 e iniziare a produrre energia pulita dal 2018. Le spese saranno suddivise tra tutti i paesi, ma l'Unione Europea finanzierà il progetto con il 40% del totale, di cui il 50% dei 4,6 miliardi di costi di costruzione e il 34% dei 4,8 miliardi relativi ai costi di utilizzazione, manutenzione e smantellamento.
Tra gli Stati membri poi, la Francia sosterrà le spese maggiori, il 10% per la realizzazione e il 7% per il mantenimento. Gli altri paesi pertecipanti contribuiranno ognuno con il 10% e Pechino invierà una trentina di scienziati per lavorare al progetto.
Come ha sottolineato anche il presidente della Commissione dell'Unione Europea Barroso, il progetto è una vera e propria sfida perchè potrebbe cambiare le prospettive sulla sicurezza energetica e contribuire in modo efficace a risolvere il problema dei cambiamenti climatici e dell'ambiente. La produzione di ITER si basa infatti sulla fusione nucleare controllata, considerata attualmente una delle forme di energia più pulita perchè non emette gas a effetto serra. In più il combustibile che sarà utilizzato è l'acqua di mare, reperibile facilmente e in quantità abbondanti.
Staremo a vedere...

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