lunedì 18 dicembre 2006
Ebbene sì, anche Marte si è fatto un "lifting": sotto la sua superficie (che ormai è stata cartografata metro per metro) si nasconde un Marte più antico, costituito da grandi crateri da impatto di asteroidi che poi gli eventi geologici hanno sepolto. La scoperta è stata fatta con uno strumento italiano chiamato Marsis, a bordo della navicella europea Mars Express in orbita attorno al pianeta. Marsis è un potente radar a onde lunghe, le uniche capaci di penetrare in profondità sotto la superficie. I crateri evidenziati hanno diametri che variano da 130 a 470 km e risalgono al Periodo Noachiano, circa 4 miliardi di anni fa. L'azione combinata nel tempo di agenti atmosferici e geologici, tra cui eruzioni vulcaniche, e lo scorrere di acqua (oggi del tutto assente) sulla superficie, con formazione di laghi e mari, ha modellato la crosta di Marte.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento