martedì 3 aprile 2007
Lunedì 02 aprile un violento terremoto a colpito le Isole Salomone, un arcipelago abitato da 500.000 persone posto nell'Oceano Pacifico al largo della Papua Nuova Guinea e a nord-est dell'Australia: la scossa più violenta ha sfiorato l'8° grado della scala Richter! Si è trattato di un sisma sottomarino che, proprio per questo, ha subito scaturito un disastroso tsunami il quale ha originato onde altissime (alcuni testimoni hanno detto alte anche oltre 5 metri), che sono penetrate verso l'interno per oltre 500 metri distruggendo molti villaggi: al momento si contano 28 morti e numerosi dispersi. Frane e onde anomale hanno distrutto oltre 900 abitazioni mentre gli sfollati sono circa 5.000: danni gravissimi alle infrastrutture come ospedali, cisterne d'acqua e stazioni ferroviarie. La parte più colpita è la provincia occidentale dell'arcipelago: il capoluogo Gizo è ancora isolato. Le priorità sono ora acqua potabile, cibo e ripari per i senzatetto, sperando nel non diffondersi di malattie infettive a causa delle condizioni di scarsa igiene che si sono venute a creare in seguito al maremoto: il governo australiano ha già stanziato 1.600.000 dollari per affrontare l'emergenza ed ora anche l'Onu si è offerta per aiutare le isole.
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