Finalmente, dopo 37 anni, torna in Italia un gioiello dell’arte: il
vaso di Eufronio. Il reperto archeologico, che da ieri si può ammirare a Roma al Quirinale nella mostra
“Nostoi, i capolavori ritrovati” (ove sono raccolte 70 opere recuperate in tutto il mondo), è stato restituito al nostro paese dal “Metropolitan Museum” di New York, arrivando ieri mattina all’Avvocatura dello Stato dentro una scatola turchese: ieri sera il Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli l’ha esposto poi al Quirinale. Dal 2 marzo sarà perennemente esposto a Villa Giulia di Roma, sede del Museo Nazionale Etrusco.
Ma cos’ha di tanto particolare questo vaso? Si tratta di un vaso (vedi foto) alto
45,7 cm per un diametro di 55,1 cm: è datato al
515 a.C. ed il solo integro dei 27 vasi dipinti da
Eufronio, uno dei massimi artisti dell’Attica ed il più abile del cosiddetto “Gruppo dei Pionieri” (ovvero quei pittori tardo-arcaici che svilupparono la
tecnica a figure rosse). Il vaso (trafugato da una tomba di Greppe Sant’Angelo, frazione di Cerveteri, nel 1971) presenta sul lato principale del cratere una raffigurazione di uno degli episodi della guerra di Troia, ovvero al morte di Sarpedonte, l’eroe figlio di Zeus e Laodamia che combatteva come alleato dei Troiani. Nel lato secondario del vaso sono invece decorati dei giovani che si stanno armando prima della battaglia. Eufronio fu così importante che sul Partenone di Atene c’è un monumento a lui dedicato.
Il valore enorme di questo vaso sta non solo nella sua integrità ed eccezionale stato di conservazione, ma anche per il fatto che riporta sia la firma di Eufronio sia quella del vasaio Euxitheos, segno appunto che già all’epoca era considerata una delle loro migliori opere.Tutto ciò è stato possibile grazie alle intese firmate nei mesi scorsi tra il ministero dei Beni Culturali del nostro paese con il “Getty” di Los Angeles e il “Metropolitan Museum” di New York: ora è stato concluso anche un nuovo accordo con la collezione americana “White Levi” (la quale è pronta a restituire altri reperti), mentre si è in procinto di riacquisire materiale proveniente dal Medio Oriente e dal Nord Europa.
Sicuramente un bel punto a favore della cultura italiana. È nella cultura che si rispecchia la popolazione di uno stato.
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