domenica 6 gennaio 2013
Spesso questo mio blog ho parlato di libri, lettura e biblioteche. Ora, sull'argomento ho trovato due notizie molto curiose ed interessanti. Eccole.
Il cimitero dei libri. Ho trovato questa curiosa notizia sull'inserto “Il Venerdì” del quotidiano la Repubblica del 21 dicembre 2012, in un articolo di Marco Cicala. Si tratta del cosiddetto “cimitero dei libri perduti”, che si trova a Sant'Arcangelo di Romagna in via Progresso n° 21: si tratta di un capannone nella zona industriale cittadina (chiamato Opportunity) dove al suo interno sono conservati milioni di libri invenduti in attesa di riscatto! Sarà il mercato infatti a decidere quali libri finiranno al macero e quali avranno invece diritto ad una seconda chance. Ogni anno dal deposito transitano ben 50 milioni di copie per circa 10.000 titoli, praticamente tutto l'invenduto e il fuori catalogo delle case editrici italiane. L'ingresso purtroppo è riservato solo agli operatori del settore, ma è un vero peccato perchè sarebbe un posto altamente istruttivo, una specie di biblioteca. La vita media di un titolo in libreria si riduce sempre di più ed oggi è di circa 6-9 mesi: se poi il libro non vende, il tempo si riduce anche a 4 mesi. Dopo di che vengono sgomberati per lasciare spazio ai titoli recenti. Certo, bisogna anche ammettere che le case editrici oggi sono molto più attente di un tempo nelle tirature dei libri, però ci sono ancora delle maxi-scommesse su alcuni titoli che poi si dimostrano un vero fallimento (ci sono casi di libri stampati in 100.000 copie di cui il 50% rimaste invendute...). Ma ci sono anche libri che in un primo momento non se li era filati nessuno, e che solo in un secondo tempo (quando gli è stata data la seconda chance) sono diventati un successo: quello che potrebbe accadere a molti dei libri contenuti in questo cimitero. Come dicono ad Opportunity, i libri che hanno più possibilità di successo nella seconda chance sono soprattutto i dizionari, i romanzoni storici, i libri illustrati e quelli sui dinosauri! Poi il metà prezzo, soprattutto in questo periodo di crisi economica, ha sempre il suo buon effetto... Quindi Opportunity non è solo un deposito, ma è anche una libreria per librai, dove si può trovare veramente di tutto! Tra l'altro vi arrivano 60.000 novità ogni anno da oltre settemila case editrici...: su un 30% di invenduto, circa un 15% finisce al remainder (cioè ad una nuova vita), mentre il resto finisce al macero.
L'Isola della Sapienza. Si trova a Roma nel complesso ex domenicano di Santa Maria sopra Minerva e si tratta della Biblioteca della Camera dei Deputati (ingresso da via Del Seminario n° 76) collegata a quella del Senato che nel 2003 è stata trasferita in questa stessa area. Ne ha dedicato un articolo Giovanni Valentini sul quotidiano la Repubblica del 3 gennaio 2013. Si tratta di un incredibile concentrato di storia, arte e cultura del nostro paese con 1.300.000 volumi a cominciare da quelli del Parlamento subalpino! La biblioteca è articolata in 12 sale di consultazione ed è frequentata da oltre 50.000 ricercatori e studiosi all'anno! E' aperta al pubblico, ma purtroppo ancora poco conosciuta. Il nome in latino della biblioteca, "Insula Sapientiae”, deriva da una definizione dello storico d'arte Franco Borsi che aveva già coniato il nome “Insula colta” per indicare il complesso conventuale di Santa Maria sopra Minerva: nel '600 l'Insula colta fu sede del Tribunale della Santa Inquisizione e fu proprio qui che fu processato ed incarcerato Galileo Galilei e sempre qui che lo stesso fu costretto a pronunciare la sua abiura contro quanto aveva detto (ovvero che i pianeti ruotavano attorno al Sole, contrariamente a quanto riportato nelle Sacre Scritture). La biblioteca nel secondo dopoguerra si concentra su scienza politica, politica internazionale, scienza dell'amministrazione e di storia contemporanea, saggistica in lingua straniera, fonti statistiche, biografie e bibliografie: attualmente acquisisce circa 8.000 monografie all'anno, ha una collezione di 2.000 riviste correnti e circa 4.500 riviste ormai chiuse, oltre a più di 3.000 pubblicazioni periodiche quali annuari, annali, atti accademici, serie statistiche, atti parlamentari e collezioni legislative. Sempre qui, dal 1991 si trova anche l'Archivio storico della Camera dei Deputati: tutti gli atti dallo Statuto Albertino del 1848 alla Camera del Regno d'Italia fino alla Camera repubblicana (tra le serie più importanti la collezione di ben 30.767 fascicoli dei disegni di legge presentati dal maggio 1848 all'ottobre 1943: la raccoltà dei fascicoli è già consultabile online e, attraverso il servizio “Chiedi alla Biblioteca”, la Camera fornisce informazioni ed assistenza nella ricerca bibliografica e legislativa agli organi istituzionali, link http://biblioteca.camera.it).
Stiamo quindi parlando per la Biblioteca della Camera della memoria storica del nostro Parlamento (e di conseguenza della nostra vita). E anche per il cimitero dei libri di cui sopra stiamo parlando di qualcosa di molto particolare, di un luogo della lettura e del sapere come pochi altri. Conclude il suo articolo Valentini dicendo: “Un Paese senza memoria rischia di diventare un paese senza futuro”. Condivido appieno.
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