venerdì 4 dicembre 2015
In Italia, lo sappiamo bene ormai, abbiamo un immenso patrimonio storico-artistico-culturale, senza eguali nel mondo: in questo patrimonio ci sono ben 31.000 dimore storiche vincolate dallo Stato, che potete consultare nel sito dell'ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane, http://www.adsi.it/). Ebbene, recentemente tale associazione ha effettuato un censimento presso i proprietari di tali dimore e, alla domanda se avrebbero effettuato lavori di restauro conservativo o di ristrutturazione a fronte della possibilità di una elevata detrazione fiscale della spesa, ben l'87,3% ha risposto di si! L'84,8% ha risposto "si" se la detrazione fosse applicata alla sola sistemazione delle facciate di tali dimore storiche.
È stato su questi dati che la Fondazione Bruno Visentini (http://www.fondazionebrunovisentini.eu/) ha elaborato, assieme a Luciano Monti (coordinatore dell'Osservatorio economico-internazionale), una stima secondo la quale se fossero applicate le suddette detrazioni fiscali i proprietari delle dimore storiche spenderebbero 33 miliardi di euro in dieci anni per lavori di manutenzione, che porterebbero un extragettito potenziale IVA per lo Stato di almeno 1 miliardo di euro se i lavori di recupero fossero incentivati per i prossimi 5 anni.
Un emendamento alla recente Legge di Stabilità, condiviso dall'ADSI, prevede una spesa massima detraibile di 200.000 euro ed un'aliquota di detraibilità del 75%, per tale tipo di lavori. Secondo lo studio effettuato, l'extragettito IVA deriverebbe da due parti: circa 300 milioni di euro dall'incremento del fatturato delle imprese che effettuano i lavori di recupero e 700 milioni di euro dalla valorizzazione dell'immobile (calcolato in percentuali che vanno dall'1,7 al 2,2% in base alle tipologie di dimora storica quali palazzi, castelli, rocche, torri, ville, ecc...). Sempre secondo lo studio, l'indotto stimato per effetto del moltiplicatore dei beni culturali, potrebbe essere di ben quasi 15 miliardi di euro.
Spero vivamente che l'emendamento possa essere approvato definitivamente dal Governo: sarebbe un'ottima opportunità per recuperare il preziosissimo patrimonio storico del nostro Paese e per contribuire a risanare i conti pubblici...
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