
Uscito all'inizio del 2004, il film
"The day after tomorrow" ha fatto molto parlare di sè, soprattutto per il fatto di aver sensibilizzato l'opinione pubblica sui problemi dell'inquinamento e dell'effetto serra. Il film, a dover di cronaca, contiene però alcune inesattezze. Quella maggiore è rappresentata dal calo improvviso di 13°C della temperatura dell'Atlantico Settentrionale al largo della Groenlandia. Nella mappa allegata, elaborata dal Servizio Meteorologico Tedesco, sono riportate le temperature marine del giorno 09/06/2004 nel tratto compreso tra la costa del Labrador (America Settentrionale), la Groenlandia e l'Islanda. Pur essendo in periodo estivo, si notano che le temperature marine sono piuttosto basse, di poco superiori allo zero. Sarebbe quindi fisicamente impossibile un calo termico di 13°C, a meno che non si preveda un congelamento delle acque. Infatti un crollo di 13°C porterbbe le temperature di tali acque a -10°C tra Labrador e Groenlandia e di -6°C tra Islanda, Groenlandia e Scandinavia: il film fa invece capire che, nonostante tale crollo termico, il mare sarebbe continuato a restare allo stato liquido.
Comunque ciò non toglie di fare i complimenti a tale film e al team di produzione per aver sollevato il problema dell'inquinamento-effetto serra e delle sue possibili evoluzioni.
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