lunedì 23 maggio 2016

Ecco il nuovo connubio ARTE – MODA

Ebbene sì, la famosa catena di abbigliamento OVS ha lanciato la collezione “Arts of Italy”, con l'obiettivo di rendere omaggio all'arte italiana meno conosciuta. La linea, uscita online lo scorso 19 maggio e nei negozi il 20, è composta magliette, pantaloni e capi vari che si ispirano, nei dettagli e nei colori, ad una decina di chiese e monumenti italiani che rappresentano capolavori di grande bellezza artistica ma poco conosciuti dal grande pubblico. Sui capi di abbigliamento figurano così le opere d'arte meravigliose che potete visionare al link http://artsofitaly.ovs.it/works
Tra l'altro “Arts of Italy” avrà anche un cotè cinematografico, grazie ad un concorso (che ha avuto anche l'approvazione del ministro dei Beni Culturali), con filmati (della durata di 30 o 60 secondi) che avranno come tema la bellezza italiana: una giuria selezionerà i migliori che saranno poi premiati alla 73° Mostra del Cinema di Venezia.

venerdì 13 maggio 2016

L'Art Bonus sta dando i suoi effetti

Ai sensi dell'art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/07/2014 e s.m.i., è stato introdotto un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il c.d. Art bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale. Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Le erogazioni liberali effettuate in denaro che danno diritto al credito di imposta, devono riguardare gli anni di imposta a partire dal 2014 e devono essere riferiti ai seguenti interventi: manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall'articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione; realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo. La legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208 ha stabilizzato e reso permanente l’ “Art bonus”, agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura. Per ulteriori approfondimenti http://artbonus.gov.it/
Ebbene, in un anno sono stati donati ben 77 milioni di euro da oltre 2.500 privati per sostenere il nostro patrimonio culturale: di questi, 100.000 euro sono stati raccolti per il restauro del dipinto di Sartorio “Il poema della vita umana” di Venezia, 521.000 euro per gli interventi di conservazione del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa (VI), 1.030.000 euro per il restauro della scalinata e delle balaustre di Piazzale Michelangelo a Firenze, 1.900.000 euro per il restauro delle mura urbane della città di Lucca, 2.465.000 euro per la Fondazione Teatro dell'Opera di Roma e ben 9.000.000 per il restauro dell'Arena di Verona. Davvero un ottimo connubio.

Grande successo per i BRONZI DI RIACE

Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria o Museo nazionale della Magna Grecia (noto anche come "palazzo Piacentini") è uno storico ed importante ente di conservazione della cultura italiana, in possesso di una delle più ragguardevoli collezioni di reperti provenienti dalla Magna Grecia. Formato inizialmente da un nucleo di materiale ceduto dal museo civico della città, sorto nel XIX secolo, il Museo archeologico nazionale della Magna Grecia è cresciuto poi con i molti reperti, frutto delle varie campagne di scavo condotte fino ad oggi dalla Soprintendenza archeologica della Calabria. A causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso museo commissionati per celebrare il 150º anniversario dell'unità d'Italia, i Bronzi di Riace ed altri reperti archeologici sono stati temporaneamente ospitati nella sede del Consiglio regionale della Calabria in via Cardinale Portanova. Per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_nazionale_della_Magna_Grecia e http://www.archeocalabria.beniculturali.it/archeovirtualtour/
Ebbene, ora che i lavori sono terminati e il museo è stato riaperto, vi sono ritornati i famosissimi BRONZI DI RIACE, due statue di bronzo di provenienza greca o magnogreca o siceliota, databili al V secolo a.C. pervenute in eccezionale stato di conservazione (https://it.wikipedia.org/wiki/Bronzi_di_Riace). Riaperto il 30 aprile scorso, nei primi due giorni il Museo è stato visitato da quasi 10.000 persone, e poi da una media di 600 visitatori al giorno!!! Reggio Calabria sogna così il riscatto: tutto il Sud Italia dovrebbe ripartire dalla cultura, dall'ambiente e dall'archeologia per riscattarsi, visto che in ciò è imbattibile!

Una visita a REGGIO EMILIA

Reggio nell'Emilia, comunemente noto come Reggio Emilia (semplicemente Reggio per gli emiliani), è un comune italiano di 171 192 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. Sorta per volere del console Marco Emilio Lepido lungo la via Emilia, l'antica strada romana che collegava Piacenza a Rimini, Reggio nell'Emilia può fregiarsi dell'appellativo di Città del Tricolore, in quanto la bandiera italiana, su ispirazione dei vessilli della Repubblica Cispadana, nacque e fu esposta per la prima volta in questa città il 7 gennaio 1797. Il vessillo fu esposto nella settecentesca Sala del Tricolore del Municipio cittadino, nello stesso salone che oggi ospita le sedute del consiglio comunale. Reggio, oltre a essere con la vicina Parma luogo d'origine del celebre formaggio Parmigiano Reggiano, è la culla del metodo di insegnamento pedagogico Reggio Emilia Approach che ha reso le scuole dell'infanzia reggiane famose in tutto il mondo. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, per il ruolo rilevante avuto dalla città e dai suoi abitanti nella guerra di liberazione italiana, Reggio è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare della Resistenza. Per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Reggio_nell%27Emilia e http://turismo.comune.re.it/it
Non basta solo questo per andare a visitare questa bella città. Ne ha scritto un bel articolo anche Carlo Petrini nell'inserto "Viaggi" del quotidiano la Repubblica di mercoledì 11 maggio 2016. Una ragione in più per visitarla è l'undicesima edizione di “Fotografia europea”, festival organizzato dal Comune e che durerà fino al 10 luglio con mostre, conferenze e spettacoli il cui tema è “La via Emilia. Strade, viaggi, confini”, che vede coinvolti otto spazi espositivi principali della città. Per informazioni http://www.fotografiaeuropea.it/.

Ecco la festa dei PICCOLI BORGHI

Si terrà sabato 14 e domenica 15 maggio 2016 la EXPLORING BANDIERE ARANCIONI, la festa del Touring Club Italiano dedicata ai piccoli borghi italiani (http://www.bandierearancioni.it/): si terrà presso la Piazza d'Armi del Castello Sforzesco di Milano, con oltre 100 stand con prodotti di eccellenza, artigianato, spettacoli e laboratori creativi all'insegna dei materiali di riciclo (infatti, l'80% dei Comuni Bandiera Arancione produce energia da almeno una fonte rinnovabile e la loro percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti è superiore del 49% alla media nazionale!!!). L'evento è gratuito e aperto a tutti, dalle ore 10:00 alle 19:00. Si tratta della seconda edizione di questa manifestazione, che vede protagoniste 213 località dell'entroterra italiano che sono state premiate per la loro offerta turistica e culturale. Tra le varie curiosità Castelvecchio di Rocca Barberino (SV) dove nel 1672 durante una battaglia morì il leggendario Bastian Contrario, Fenestrelle (TO) con un formaggio al gusto di viole, Scapoli (IS) che ospita un festival della zampogna, Monterubbiano e Ripatrasone (AP) i cui musei hanno percorsi polisensoriali per i diversamente abili, Maniago (PN) con i suoi coltelli, e tantissimi altri. Consultate anche http://www.borghipiubelliditalia.it/. Un angolo strepitoso del nostro Paese, senza uguali nel mondo.

giovedì 12 maggio 2016

CAMPI FLEGREI: no allarmismo, ma monitoraggio continuo

I Campi Flegrei sono una vasta area situata a nord-ovest della città di Napoli e dell'omonimo golfo (golfo di Pozzuoli), nota sin dall'antichità per la sua vivace attività vulcanica. Geologicamente l'area è una grande caldera in stato di quiescenza con un diametro di 12–15 km nella parte principale, dove si trovano numerosi crateri e piccoli edifici vulcanici (almeno ventiquattro), alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché causa del fenomeno del bradisismo (molto riconoscibile per la sua entità nel passato nel cosiddetto tempio di Serapide a Pozzuoli). In tutta la zona sono visibili importanti depositi di origine vulcanica come il Tufo Grigio Campano (o Ignimbrite Campana) o il Tufo Giallo. Nella zona sono presenti dei laghi di origine vulcanica (Lago d'Averno) e laghi originatisi per sbarramento (Lago Fusaro, Lago di Lucrino e Lago Miseno). Nel 2003, in attuazione della Legge Regionale della Campania n. 33 del 1.9.1993, è stato istituito il Parco regionale dei Campi Flegrei. I Campi Flegrei costituiscono un'area ad alto rischio e sono monitorati dall'Osservatorio Vesuviano sia con campagne periodiche sia con monitoraggi continui. Per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Campi_Flegrei e http://www.ov.ingv.it/ov/it/campi-flegrei/storia-eruttiva.html
Non serve fare allarmismo, però non si deve neppure tanto sottovalutare il fatto che la caldera dei Campi Flegrei si è alzata di 8 cm da marzo 2015, e addirittura di 15 cm dal gennaio 2014: segno probabile della presenza di un lago di magma al di sotto di tale caldera (alla profondità di circa 3.000 metri) che sta spingendo per salire. Ricordo che l'area dei Campi Flegrei (abitata da oltre un milione di persone) ha le peggiori caratteristiche vulcaniche che possano esistere, tanto da farne uno dei tre più pericolosi supervulcani del pianeta, assieme a quello dello Yellowstone negli Stati Uniti e a quello del Lago Toba in Indonesia. Serve pertanto un monitoraggio serio e costante, senza dimenticare la prevenzione: per poter garantire un monitoraggio continuo servono più strumenti, più tecnologia e più personale (ad oggi sono considerate insufficienti le 120 persone che operano all'Osservatorio vesuviano http://www.ov.ingv.it/ov/). Chiediamo quindi maggiori sforzi da parte delle Istituzioni.

mercoledì 11 maggio 2016

Apre il Museo della GAZZETTA DI MANTOVA

La Gazzetta di Mantova è un quotidiano d'informazione locale di Mantova e della provincia mantovana fondato nel 1664, data che le permette di potersi fregiare di essere il giornale, tra quelli attualmente ancora in pubblicazione, più antico d'Italia e del mondo. Per diverso tempo gli storici ritennero che la sua prima consegna alle stampe potesse essere cronologicamente fissata nel novembre del 1670. Fu grazie alle ricerche d'archivio dell'ex-direttore, Giuseppe Amadei, che venne rinvenuto il documento che ha permesso di retrodatarne la nascita di oltre sei anni, fino al giugno 1664. Per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Gazzetta_di_Mantova (sito del giornale http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova). 
Ebbene, lo scorso 2 aprile è stato inaugurato il Museo della Gazzetta di Mantova, proprio nella sede del giornale, in piazza Mozzarelli (http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/03/25/news/mantova-la-storia-della-gazzetta-diventa-un-museo-1.11113570): un museo per ripercorrere l'ultra secolare storia di questo incredibile giornale, con ritagli, prime pagine, articoli vari, ecc..., scoprendo tra l'altro che già fin dagli inizi il giornale non si occupava solo di cronaca locale ma di tutto il mondo: certo, le notizie viaggiavano molto più lentamente di oggi, però arrivavano (La Gazzetta di Mantova del 24 novembre 1979, ad esempio, raccontava del devastante terremoto che aveva colpito Baghdad, che però era avvenuto il 20 maggio, 6 mesi prima...). Le informazioni sulla città di Mantova erano addirittura relegate nell'ultima pagina e spesso riportavano notizie dell'Accademia (la quale durante il periodo governato da Maria Teresa d'Austria, https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Teresa_d%27Austria, aveva avuto un grande slancio): si può considerare questo come un embrione di quella che dopo sarebbe diventata per molti giornali la "pagina culturale". Si scopre anche il periodo buio della Gazzetta di Mantova, quello tra il 1920 e il 1945 quando cambiò nome in la "Voce di Mantova" diventando l'organo ufficiale del partito fascista. 
Davvero incredibile la storia di questo giornale, un merito tutto italiano, oltre che un vanto per tutta l'informazione, che ha raccontato (e conservato) notizie diventando un vero e proprio archivio storico secolare: un Museo era il suo giusto premio.

lunedì 9 maggio 2016

Regolamenti parchi nazionali: mancano ancora (quasi) tutti!

I parchi nazionali d'Italia sono aree naturali protette terrestri, marine, fluviali o lacustri che contengano uno o più ecosistemi intatti (o solo parzialmente alterati da interventi antropici) e/o una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche d'interesse nazionale ed internazionale, per valori naturalistici, scientifici, culturali, estetici, educativi o ricreativi, tali da giustificare l'intervento dello Stato per la loro conservazione: ad oggi sono 24 (per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Parchi_nazionali_d%27Italia e http://www.minambiente.it/pagina/elenco-dei-parchi). 
Sono nati ognuno in un'epoca diversa, alcuni quasi 100 anni fa: ma la legge n° 394/91 (legge quadro sulle aree protette) aveva previsto che ogni parco nazionale si sarebbe dovuto dotare a breve di un regolamento e di un piano come strumenti di gestione: il regolamento stabilisce gli interventi che si possono realizzare nelle aree protette, mentre il piano definisce le zone del parco e i vari livelli di tutela . Ebbene, a distanza di 25 (venticinque!!) anni solo il Parco Nazionale dell'Asinara (http://www.parcoasinara.org/si è dotato di un regolamento, arrivato col decreto n° 230 del 29/07/2015, entrato in vigore lo scorso mercoledì 04/05/2016 e che avrà effetto dal prossimo 19 luglio...Tutti gli altri ne sono ancora privi! Per quanto riguarda i piani, va un po' meglio: sono infatti 8 i parchi che se ne sono provvisti (Asinara, Aspromonte, Vesuvio, Foreste Casentinesi, Cilento, Arcipelago Toscano, Majella e Alta Murgia, mentre quello delle Dolomiti Bellunesi è scaduto ed è in fase di aggiornamento). Tale situazione si è venuta a creare a causa del meccanismo di approvazione degli strumenti di gestione che si presenta particolarmente macchinoso, anche per le varie e numerose figure che vi intervengono (Ministero dell'Ambiente, Regione, Provincia, Comuni, Comunità del Parco, eventualmente Consiglio di Stato e Consiglio dei Ministri, come è successo per il Parco dell'Asinara, per il quale ci sono voluti ben 5 anni e mezzo di iter!!!): effettivamente, un po' troppo. Per non parlare del caso emblematico del Parco del Gennargentu, in Sardegna, istituito nel 1998 e rimasto però sempre sulla carta!!! Certo, i parchi nazionali stanno funzionando anche senza gli strumenti di gestione, ma la loro operatività è limitata ed esposta a contenziosi e polemiche perché sono proprio il regolamento e il piano che evitano ogni diatriba. 
I parchi nazionali meritano maggiore rispetto, soprattutto per l'incredibile patrimonio ambientale e paesaggistico del nostro paese.

venerdì 6 maggio 2016

Salviamo il MUSEO GINORI dal degrado

Quando parliamo del marchio Richard Ginori 1735 spa, stiamo parlando di un marchio d'eccellenza della storia economica e culturale del nostro Paese. 
La Richard-Ginori deve la sua origine alla Manifattura di Doccia, fondata nel 1735 dal marchese Carlo Ginori nell'omonima località nei pressi di Colonnata, nel comune di Sesto Fiorentino in Provincia di Firenze, non lontana dal capoluogo. È famosa in tutto il mondo per la porcellana, la cui produzione è ancora localizzata a Sesto Fiorentino, nonostante la fusione col gruppo industriale del milanese Augusto Richard, proprietario di altri stabilimenti, avvenuta nel 1896, da cui la denominazione attuale, e la costante crescita del volume del prodotto (per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Richard-Ginori). 
Per la sua importanza ne fu aperto anche un museo, ovvero il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia adiacente allo stabilimento attuale, che raccoglie la produzione della manifattura dalla sua fondazione (https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_Richard-Ginori_della_manifattura_di_Doccia). A seguito però del fallimento della Richard – Ginori nel gennaio 2013 (è stata acquistata dalla Kering, multinazionale francese fondata da Francois Pinault padrone tra l'altro di Christie's, e che controlla anche Gucci e Pomellato), il museo è chiuso da due anni e sembra non ci sia l'intenzione da parte della proprietà di riaprirlo. La proprietà non è infatti sicura di mantenere la produzione in Italia, mentre il museo non può essere trasferito perché ha un vincolo pertinenziale. Ma intanto infiltrazioni d'acqua, muffa ed incuria rischiano davvero di rovinare quel pazzesco patrimonio al suo interno fatto di incredibili porcellane, ceramiche, cere, gessi e libri antichi (ben 1200 modelli di gesso e 8000 opere di ceramica, terracotta, cera e piombo). Gli Amici di Doccia (http://www.amicididoccia.it/) hanno lanciato l'appello per salvarlo: servirebbe una Fondazione che raggruppi vari Enti (Ministero, il Comune, la ditta, ecc...), e quindi ci uniamo volentieri all'appello.

La schedina del Totocalcio compie 70 anni!

Era il 5 maggio 1946 quando uscì la prima schedina del Totocalcio (per approfondimenti http://www.sisal.it/totocalcio e https://it.wikipedia.org/wiki/Totocalcio): in quell'occasione furono giocate 34.000 schedine (anche se ne furono stampate molte di più e quelle avanzate furono distribuite dalla Sisal ai barbieri per pulire i rasoi...). In quella prima giornata ci fu il primo vincitore (i risultati da indovinare erano però 12, in quanto la tredicesima partita fu inserita nel 1951): si trattava del sig. Emilio Biasotti di Milano, che vinse la cifra di 426.826 lire (molti soldi per l'epoca). Poi negli anni la schedina è andata in crescendo, fino a raggiungere il top ad inizio negli '90: la vincita più alta fu di ben 5,5 miliardi di lire il 7 novembre 1993 con un sistema fatto da tre scommettitori che azzeccarono un 13 e cinque 12, mentre il montepremi più alto si ebbe subito dopo, nel dicembre 1993, con addirittura 34,4 miliardi di lire (in quella domenica il montepremi fu suddiviso però tra 1.472 tredicisti che vinsero circa 12 milioni di lire a testa...). Poi da lì è iniziata una inesorabile discesa, tanto che lo scorso 1° maggio i giocatori sono stati solo 36.000 e la raccolta complessiva in 5 anni è calata da 98 milioni di euro del 2010 ad appena 28 milioni nel 2015, mentre nei primi 4 mesi del 2016 è scesa a 10 milioni... Per rendere onore a questo gioco che ha fatto comunque la storia del Paese, a Peschiera Borromeo (in Provincia di Milano) è stato avviato il progetto il MEIC (acronimo di Memoria, Evoluzione e Identità Condivisa) portando alla creazione dell'Archivio storico del Gruppo Sisal, visitabile su prenotazione (http://www.museimpresa.com/associato/archivio-storico-del-gruppo-sisal/).

Editori e librai incentivano la lettura

E' stata presentata e lanciata ieri a Roma l'edizione 2016 dell'iniziativa #ioleggoperchè (http://www.ioleggoperche.it/it/home/), promossa dall'Associazione Italiana Editori (AIE, http://www.aie.it/) in collaborazione col Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali (http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Enti/visualizza_asset.html_2064203065.html), l'Associazione dei librai italiani (ALI, http://www.libraitaliani.it/), l'Associazione italiana biblioteche (AIB, http://www.aib.it/) e il Gruppo tematico cultura di Confindustria. 
 La data di lancio dell'iniziativa (5 maggio) non è casuale, ma è stata scelta in quanto rappresenta la poesia “Il cinque maggio” di Alessandro Manzoni (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cinque_maggio): l'iniziativa avrà il suo culmine tra il 22 e il 30 ottobre prossimi quando più di mille librerie incoraggeranno i visitatori ad acquistare un libro e a donarlo ad una scuola. Tra l'altro l'iniziativa in quei giorni si incrocerà con “Libriamoci”, le giornate di lettura ad alta voce promosse nelle scuole dai Ministeri dell'Istruzione e dei Beni Culturali (http://www.libriamociascuola.it/). L'iniziativa sarà diffusa dai Messaggeri, ovvero persone amanti dei libri che cercheranno di diffondere il più possibile il messaggio (lo scorso anno furono oltre 35.000). C'è tra l'altro un altro interessante progetto tra i Ministeri dell'Istruzione e della Salute, per incentivare la lettura dai primi anni di vita del bambino, invitando i genitori a leggere ad alta voce. 
Bisogna diffondere l'amore per la lettura.

giovedì 5 maggio 2016

Gran Bretagna: ecco il LIBRO BIANCO SULLA CULTURA

Il governo britannico ha recentemente presentato il LIBRO BIANCO SULLA CULTURA. Ne ha scritto un interessante articolo di approfondimento Salvatore Carrubba sul quotidiano "Il Sole 24 Ore" del 27 aprile 2016, intitolato "Cultura e creatività, il metodo inglese", che potete leggere al link http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-04-27/cultura-e-creativita-metodo-inglese-074020.shtml?uuid=ACuOJPGD
Lanciamo così un segnale al Ministero dei Beni Culturali perché ne tragga spunto.

Aperto il primo MUSEO DEL SUOLO

Ebbene sì: il 1° maggio 2016 è stato inaugurato e aperto al pubblico a Pertosa (provincia di Salerno, nel cuore del Cilento), il Museo del Suolo, unico in Italia (http://fondazionemida.com/museo-del-suolo/): è stato realizzato con fondi europei e della Regione Campania, con la collaborazione della Fondazione MIdA (Musei Integrati dell'Ambiente). Si tratta di un percorso espositivo dedicato alla terra, con attività di laboratorio e itinerari che portano nel "Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni" (http://www.cilentoediano.it/). 
Si tratta di 1.500 mq di esposizione dove si possono trovare diversi tipi di terreno e di materiali minerali ed organici, oltre ad una serra climatica dove, attraverso pareti trasparenti, si possono ammirare le radici delle piante e comprenderne le funzioni. Si scopre poi il carsismo (https://it.wikipedia.org/wiki/Carsismo) e la vita delle grotte (tra cui le vicine Grotte di Pertosa-Auletta, http://www.grottedipertosa-auletta.it/), paesaggi ed ecosistemi tipici della Campania, collezioni di piante, erbari, semi e vegetazione antica. 
Un'idea che dovrebbe essere seguita e realizzata da tutte le Regioni italiane.

EDUCAZIONE CIVICA col... gioco sulle tasse!

Parliamo di educazione civica (https://it.wikipedia.org/wiki/Educazione_civica), materia molto spesso (ahimè) bistrattata nelle scuole italiane. E parlando di educazione civica non si può non comprendere l'importanza di pagare le tasse (per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Tassa), che sono alla base della vita di un Paese. C'è però un'allergia e un fastidio generale al pagamento delle tasse, considerate (forse anche a ragione) troppo elevate: ma questo è un altro discorso. 
Il signor Franco Fichera, già docente di diritto tributario in diverse università (alla Federico II e alla Suor Orsola Benincasa di Napoli, a Bologna, ecc...), nel 2005 ha avuto un'idea: spiegare ai bambini delle classe quarta e quinta elementare a cosa servono le tasse, perché è dannoso per tutti non pagarle e perché sono "belle". L'idea è nata dalla richiesta dell'assessore all'infanzia e alla famiglia del Comune di Roma nel 2005 di andare a spiegare le tasse ai bambini: così il sig. Fichera, non potendo svolgere una lezione universitaria, si è inventato un gioco per i bambini: vediamo come. Entrato in classe e senza dire nulla ai bambini, distribuisce monete di cioccolato agli alunni, ma in modo diseguale: cinque ad alcuni, dieci ad altri, ecc... Tra i circa 100 bambini coinvolti ogni volta nel gioco, alcuni vengono indicati come "governo" ed altri come "esattori", e dovranno provvedere alle spese della comunità tassando i propri compagni. A questo punto i bambini cominciano a discutere su chi deve pagare di più e chi deve pagare di meno, in base alle monete di cioccolato che ognuno ha. E qui nasce il concetto di equità: si voleva esentare dalle tasse il bambino che aveva solo cinque monete di cioccolato, ma quest'ultimo non volle perché si sarebbe sentito escluso dal gioco, e così si decide per un pagamento minimo di una moneta. 
La lezione e il suo concetto, insegnatoci dai bambini, è facilmente estendibile a tutta la popolazione. L'educazione civica si impara fin da piccoli. Per approfondimenti al progetto andate al link http://www.lebelletasse.com/

giovedì 24 marzo 2016

23 marzo 2016 "GIORNATA MONDIALE DELLA METEOROLOGIA"

Come ogni anno, il 23 marzo si festeggia la GIORNATA MONDIALE DELLA METEOROLOGIA: viene fatta cadere in questa data per celebrare l'entrata in vigore nel 1950 della convenzione della OMM (Organizzazione Mondiale della Meteorologia, sito internazionale https://www.wmo.int/pages/index_en.html): si tratta di un'organizzazione intergovernativa, che comprende 189 Stati membri e Territori, e che si occupa di meteorologia (per informazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_meteorologica_mondiale, per approfondimenti sulla meteorologia https://it.wikipedia.org/wiki/Meteorologia). Tale organizzazione è nata con lo scopo principale di promuovere lo scambio di informazioni in campo meteorologico, la standardizzazione delle rilevazioni e la cooperazione a reti unificate delle varie informazioni meteo climatiche provenienti da ogni parte del globo. 
Il tema di quest'anno sono stati i cambiamenti climatici "Più caldo, più secco, più piovoso: affrontare il futuro", con lo scopo di dare sempre più importanza allo uno sviluppo sostenibile, con riferimento all'impatto che le attività antropiche hanno sull'ambiente ed in particolare sui cambiamenti climatici. L'obiettivo non è solo quello di mitigare le attività che hanno impatti negativi, ma anche di riuscire ad adattarsi ai cambiamenti climatici in atto, attraverso la capacità di innovazione e di gestione politica.

Ville e giardini del VENETO

Giuseppe Rallo, Mariapia Cunico e Margherita Azzi Visentini hanno da poco pubblicato il loro libro intitolato "Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto" (edito da Marsilio, 304 pagine, costo 70 euro): si tratta di un libro dal formato grande, con molte foto (anche dall'alto). Il libro è stato realizzato con l'aiuto dell'Istituto Regionale per le Ville Venete (http://www.irvv.net/nc/it/home.html), importante istituto nato per salvaguardare un patrimonio unico al mondo, costituito da oltre 4.000 ville antiche sparse tra la pianura veneta e friulana (Villa Emo Selvatico a Battaglia Terme, Villa Dolfin Dal Martello a Due Carrare, Villa Contarini Camerini sul Brenta, Villa Godi Malinverni a Lonedo, Villa La Favorita a Sarego, sono solo alcune di queste). E poi i famosi giardini all'italiana (https://it.wikipedia.org/wiki/Giardino_formale). 
Un libro in cui si capisce il secolare intreccio tra paesaggio ed architettura, con nomi illustri (su tutti, il Palladio https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Palladio). Come ha scritto Rossella Sleiter nella sua rubrica "Natura" dell'inserto "Il Venerdì" del quotidiano la Repubblica del 18 marzo 2016, il libro riporta immagini da sogno, storie di restauri e di recupero affascinanti, e suggerisce un viaggio alla scoperta di tesori che si ritrovano nella grande pittura veneta antica (https://it.wikipedia.org/wiki/Pittura_veneta).

Vaticano: riapre la GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE

E' finito il restauro ai Musei Vaticani (http://www.museivaticani.va/) della bellissima GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE: posta lungo l'itinerario che conduce alla Cappella Sistina, è un'eccezionale rappresentazione di tutte le Regioni d'Italia e delle isole vicine con le principali città, testimonianza preziosa delle cognizioni geografiche cinquecentesche e dello stato dei luoghi in quell'epoca . 40 tavole cartografiche disegnate dal cosmografo e matematico Egnazio Danti (https://it.wikipedia.org/wiki/Ignazio_Danti). Per approfondimenti sulla Galleria https://it.wikipedia.org/wiki/Galleria_delle_carte_geografiche e http://mv.vatican.va/2_IT/pages/z-Info/Opere/MV_Info_Capolavoro01.html
Fu voluta da Papa Gregorio XIII (https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Gregorio_XIII) e fu decorata nel 1580-1581: l'inaugurazione ufficiale avverrà il 23 aprile. Ne ha scritto un articolo Sara Grattoggi sul quotidiano la Repubblica di lunedì 22 marzo 2016, che potete leggere al link http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/03/22/la-storia-ditalia-nelle-mappe-volute-dai-papi28.html?ref=search.

giovedì 17 marzo 2016

Laguna Veneta: nasce il LICEO DEL VETRO

Apprendo la notizia da un articolo di Andrea Gaiardoni pubblicato sull'inserto "Il Venerdì" del quotidiano la Repubblica dell'11 marzo 2016: nasce nella Laguna Veneta il LICEO DEL VETRO (http://www.lascuoladelvetro.it/it/la-scuola-del-vetro). 
Per ovviare alla perdita continua di artisti che si dedicano alla lavorazione del vetro, la storica Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano (http://www.abatezanetti.it/) ha deciso di trasformarsi in Istituto Scolastico Superiore - indirizzo di Design e Comunicazione: ha infatti presentato un corso di studi con specializzazione nella lavorazione del vetro, che partirà il prossimo settembre. Nei primi due anni di liceo oltre ad italiano, inglese, matematica e chimica, ci saranno 4 ore settimanali di laboratorio del vetro; poi nel triennio successivo ci sarà un rafforzamento delle ore di laboratorio e saranno aggiunte 3 ore settimanali di Tecnologie produttive. 
Sarà l'occasione per i giovani per entrare nel mondo del lavoro e della produzione vetraria, salvando così un'antichissima tradizione che ha reso la zona famosa in tutto il mondo.

Boom di viaggi sui TRENI STORICI

E' un vero e proprio boom di viaggi degli italiani sui TRENI STORICI: ne ha dedicato un articolo Gerardo Adinolfi sul quotidiano la Repubblica di giovedì 10 marzo 2016, intitolato "Sui binari senza tempo per riscoprire il turismo slow": lo potete leggere al link http://www.dirittiglobali.it/2016/03/sui-binari-senza-tempo-riscoprire-turismo-slow/
La Fondazione delle Ferrovie dello Stato ha aperto dal 2014 6 linee storiche (http://www.fondazionefs.it/ffs/Attivit%C3%A0/Treni-storici). 
Interessanti informazioni le potete trovare anche ai link http://www.ferrovieturistiche.it/it/ e http://blog.tuttotreno.it/5361-viaggiare-con-i-treni-depoca/, oltre ai siti dedicati alle varie Regioni.

venerdì 26 febbraio 2016

ISOLA DI SANT'ELENA: avrà il suo aeroporto

Resa famosa dalla prigionia di Napoleone Bonaparte, che qui fu portato in esilio e dove morì e fu sepolto (la salma venne riportata in Francia nel 1840), Sant'Elena è un'isola situata nell'Oceano Atlantico centro meridionale, a circa 1.900 km dalla costa dell'Angola e a ben 3.000 km da quella sudamericana: praticamente isolata da tutti e collegata via mare al Sudafrica (ci vogliono 5 giorni di navigazione...). Fa parte di un territorio britannico d'oltremare che comprende anche l'Isola di Ascensione e quelle di Tristan da Cunha. L'isola si estende per 16 km di lunghezza e 12 km di larghezza massima, con una superficie di 122 km². Per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Elena_(isola)
Ebbene, a maggio verrà inaugurato sull'isola l'aeroporto: questo darà grande slancio al turismo e all'economia dell'isola. Se oggi arrivano circa 1.500 visitatori all'anno, con l'aeroporto l'Ufficio del turismo locale punta ad attirare 30.000 persone l'anno. La guida "Lonely Planet" l'ha già inserita tra le mete da non perdere del 2016. La notizia la potete leggere ed approfondire al link http://siviaggia.it/viaggi/africa/isola-di-sant-elena-avra-suo-aeroporto/4223/.