martedì 19 dicembre 2006
Greenpeace ha stilato una classifica delle centrali elettriche a carbone in base alle loro emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, una delle principali cause dell'effetto serra. Da questa classifica emerge che la più inquinante è quella di Brindisi Sud, anche se questo suo "record" potrà essere presto avvicinato da due centrali Enel (che "saggiamente" verranno convertite a carbone!!!), ovvero quelle di Civitavecchia e Porto Tolle. La centrale di Brindisi Sud nel 2005 ha emesso 15.200.000 tonnellate di CO2 (!), la seonda (quella di Fusina) ne ha emesse 5.600.000 e la terza (quella di Sulcis) 4.100.000! Ma il nostro caro fornitore nazionale di elettricità non bada certo a queste cose: le riconvertite (a carbone) centrali di Civitavecchia e Porto Tolle produrranno 10.300.000 tonnellate di CO2 all'anno ognuna!! Così facendo, impedirà all'Italia di rispettare gli impegni di riduzione dei gas serra previsti dal Protocollo di Kyoto: se tutti i progetti di riconversione da centrale elettrica a gas metano a centrale elettrica a carbone fossero approvati, vi sarebbero emissioni in atmosfera per 40.000.000 di tonnellate di CO2 all'anno, il doppio dell'attuale, arrivando così a 89.300.000 tonnellate/annue (ovvero la quantità che l'Italia dovrebbe tagliare per rientrare nei limiti imposti dal Protocollo di Kyoto)!!Ma le centrali a carbone non influiscono solo sull'effetto serra ma anche a portata locale, con aumento di ossidi di azoto, ossidi di zolfo, cloro, arsenico, mercurio, piombo, nichel e cromo, che "arricchiscono" l'aria già inquinata che respiriamo!! Alla faccia della difesa dell'ambiente....
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