lunedì 12 marzo 2007
Ebbene sì, in Russia esiste un posto che è addirittura più inquinato (nuclearmente parlando) di Chernobyl: si tratta di un lago posto nei Monti Urali (quelli che separano Europa ed Asia) nei pressi della città di Iaksha. Il lago presenta acque azzurrissime ma... un livello radioattivo superiore a 1.000 microentgen l'ora (ricordiamo che la dose mortale è di circa 300-500 microentgen l'ora!!!). Come mai? Presto detto. Il lago è artificale, creato in seguito ad un folle progetto degli anni '70, ideato dal Comitato Centrale e dall'allora presidente sovietico Leonid Breznev per deviare verso sud il corso di alcuni fiumi che scendevano dagli Urali (creando un canale che unisse i fiumi Peciora e Kama), al fine di risolvere il problema della siccità che colpiva molte zone del Mar Caspio. Poteva anche essere una buona idea, ma quale mezzo si pensò per deviare il corso di quei fiumi? Semplice, le bombe atomiche: il 25 marzo 1971 partirono le prime esplosioni (vi furono deflagrazioni nel raggio di 30-50 km!), in seguito l'esperimento fu bruscamente interrotto senza spiegazioni (vige tuttota il segreto militare...). Si seppe più tardi (poche informazioni comunque) che le bombe avevano creato un enorme cratere nel quale si accumulò acqua con una gran quantità di cobalto e altre sostanze letali per la vita! Si è venuti ora a conoscenza che in quel posto vi sono ancora da 1 a 3 ordigni nucleari inesplosi, incredibilmente dimeniticati: forse giacciono nella foresta circostante o forse dentro lo stesso lago, ma nessuno naturalmente osa avvicinarsi...
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