lunedì 12 marzo 2007
I dati forniti dall'ARPA della Regione Lombardia confermano che negli ultimi anni è diminuito l'inquinamento dell'aria delle nostre città, grazie ai notevoli sforzi che si stanno facendo un pò in tutti i settori, dagli impianti di riscaldamento alle industrie al traffico. A Milano, ad esempio, negli ultimi 15 anni il biossido di zolfo è passato da 38 a 5 mg/mc (-87%), il biossido di azoto da 115 a 60 mg/mc (-48%), l'ossido di carbonio da 3.9 a 1.3 mg/mc (-67%) e le polveri totali sospese nell'aria da 140 a 59 mg/mc (-58%). E' invece aumentato l'ozono, da 13 a 42 mg/mc, che però non viene emesso dai motori degli autoveicoli ma da reazioni chimiche tra il biossido di azoto e i composto organici volatili in presenza di radiazioni ultraviolette del sole (per questo l'ozono è più elevato in campagna che in città). Sensibile calo a Milano anche delle terribili PM10, le polveri sottili, diminiute in 30 anni da 175 a 50 mg/mc. Il fenomeno sta interessando buona parte dell'Europa: a Parigi, ad esmpio, le polveri sospese nell'aria sono diminutite dai 180 mg/mc del 1956 ai 35 mg/mc del 1998, con una diminuzione di ben l'80%! Dai dati è scaturito che il trasporto cittadino influisce per il 65% sul totale delle polveri sottili sospese nell'aria, con una media di 30 mg/mc per una città del Nord Italia, dei quali 15 mg/mc sono causati da trasporto di persone e gli altri 15 da trasporto di merci. Bisogna perseguire su questa strada, è quella buona...
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