martedì 3 aprile 2007

Bruxelles: esce la 2° parte del rapporto Ipcc sull'ambiente

Venerdì 06 aprile 2007 verrà resa pubblica a Bruxelles la 2° parte del rapporto Ipcc sull'ambiente, in particolare sugli effetti futuri del cambimento climatico sulla Terra. Ve li riassumiamo:
- in tutto il mondo entro il 2080 fra 1,1 e 3,2 miliardi di persone soffriranno la sete, fra 200 e 600 milioni soffriranno la fame e tra i 2 e i 7 milioni ogni anno subiranno gli effetti dell alluvioni costiere; tra il 20 ed il 30% delle specie saranno minacciate se la temperatura media aumenterà tra 1.5 e 2.5°C;
- in America l'aumento delle temperature estive farà crescere gli incendi negli USA tra il 10 e il 30%, mentre in Canada le aree percorse dal fuoco aumenteranno tra il 74 e il 118% entro il 2100; in Amazzonia la foresta pluviale verrà sostituita dalla savana, con perdita del 43% delle specie studiate;
- in Europa entro il 2080 2,5 milioni di persone saranno minacciate dall'aumento del livello del mare; i piccoli ghiacciai scompariranno mentre quelli grandi si ridurranno fino al 70% entro il 2050; entro il 2070 raddoppierà la frequenza dei periodi di siccità;
- in Africa entro il 2080 ci saranno tra i 60 e i 90 milioni di ettari di zone aride in più; cresceranno anche gli episodi di alluvioni devastanti come quelle che negli ultimi anni hanno colpito il Mozambico;
- in Asia un innalzamento di 5 metri del livello del mare provocherà l'inondazione di 5.000 kmq del delta del Fiume Rosso e di 15-20.000 kmq del delta del fiume Mekong; con un aumento termico medio di 3°C in Tibet scomparirebbero i ghiacciai con larghezza inferiore ai 4 km; circa il 30% delle barriere coralline si perderà nei prossimi 30anni;
- nell'Artico alcune specie (come il baccalà e le aringhe) si rafforzeranno ai danni di altre (come i gamberi del Nord) a causa del cambiamento delle temperature marine; in Antartide e nelle isole circostanti le aree verdi continueranno a guadagnare spazio, mentre alcune aree di tundra si trasformeranno in steppa;
- nei Caraibi e nelle isole del Pacifico è a rischio più del 50% della popolazione che vive a meno di 1,5 km dalla coste minacciate dall'aumento del livello del mare e dall'intensificarsi dei cicloni tropicali; le riserve di acqua dolce saranno messe in pericolo dalla penetrazione delle acque marine; una diminuzione del 10% dlle piogge porterà ad un calo del 20% della disponibilità idrica.
In definitiva, un quadro davvero allarmante che dovrebbe far riflettere le autorità.... Purtroppo il tempo corre e, se non si cambia qualcosa, quelli sopra descritti saranno veramente gli effetti che dovremo affrontare in prima persona sulla nostra pelle....

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