mercoledì 13 novembre 2013

Salviamo l'archivio fotografico ALINARI

La Fratelli Alinari è stata un'azienda fotografica italiana, con sede a Firenze. Costituita a Firenze nel 1852 da Leopoldo Alinari (1832-1865) e dai fratelli Giuseppe (1836-1890) e Romualdo (1830-1890), la Fratelli Alinari fu la prima ditta fotografica ad essere ammessa al servizio dei Musei Vaticani e del Louvre. Nel corso del Novecento le immagini dell'Alinari costituirono la maggior fonte d'illustrazioni (oltre il 10%) della grande editoria italiana. Negli Archivi è custodito il patrimonio ritrattistico dell'azienda dall’inizio della storia della fotografia (1839), con oltre 3.5 milioni di immagini originali (vintage) provenienti da importanti corpus fotografici. Grazie ad un accordo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’azienda ha il permesso per fare scattare immagini anche in musei e luoghi pubblici. E' stato anche aperto il Museo Nazionale Alinari della fotografia: lo spazio espositivo del museo ha recentemente trovato collocazione, grazie alla sensibilità del Comune di Firenze, presso il prestigioso spazio delle Leopoldine che, con l’occasione, verrà restaurato e restituito alla città. Alinari ha creato a partire dal 1998, un sistema di ricerca on-line, mediante database bilingue, che permette di consultare una selezione di circa 320.000 immagini sia dei propri Archivi che degli archivi rappresentati da Alinari. Il Gruppo Il Sole 24 ORE e la Fratelli Alinari Istituto di Edizioni Artistiche Spa hanno creato, nel settembre 2007, Alinari 24 ORE, una joint venture per la valorizzazione del patrimonio della società fiorentina, che gestisce in esclusiva ulteriori 41.000.000 di fotografie di altri archivi, quali Touring Club Italiano, Istituto Luce, Archivio Ansaldo, Roger Viollet, Courtald, Teche Rai, Ansa, Ullstein, Folco Quilici, Fosco Maraini e tanti altri. Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Fratelli_Alinari. Per approfondimenti http://www.alinari.it/ (sito dell'azienda), http://www.alinari.it/it/archivi-online.asp (sito dell'archivio on-line) e http://www.mnaf.it/ (sito del Museo).
Parlo di Alinari perchè ne ha dedicato un bel articolo Alessandro Agostinelli sul settimanale d'informazione L'Espresso del 7 novembre 2013, intitolato "Salviamo ALINARI e l'Italia che non c'è più". Si, perchè quello di Alinari è oggi il più grande e famoso archivio fotografico europeo, del valore di circa 140 milioni di euro, che conserva due secoli di arte, personaggi e paesaggi. Il problema è che ora è in crisi economica e si sta facendo di tutto per scongiurare il rischio crac: sarebbe un vero e prorpio dramma culturale. Non c'è solo il debito (ragguardevole), ma anche la poca attività (nel 2012 ha mosso un giro d'affari di appena 200 mila euro); e poi ci sono anche questioni giudiziarie per soldi versati all'azienda per alcuni scopi che però non sono mai stati realizzati. 
Il problema (anzi, il pericolo) è che l'Archivio non cominci ora a vendere parte del suo repertorio per fare cassa: sarebbe, come già detto prima, un dramma culturale per il nostro paese, una perdita del valore inestimabile, soprattutto per la valenza della sua memoria storica visto che custodisce un enorme patrimonio ritrattistico e documentario sull'arte, la storia, il costume, il paesaggio, l'industria e la società italiana ed europea dalla metà dell'Ottocento ad oggi. Vi sembra poco? E lo Stato dov'è?

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