martedì 28 ottobre 2014

Economia reale e finanza...

“La più sintetica fotografia del nostro tempo difficile è nel rapporto tra due numeri, nella cui gigantesca differenza si annidano gran parte dei pericoli che ci minacciano. I l primo è 75 bilioni di dollari, 75 mila miliardi, l’ammontare del prodotto lordo mondiale nel 2013. Il secondo è 993 bilioni di dollari, 993 mila miliardi, l’ammontare delle attività finanziarie globali alla fine dello scorso anno”. Così inizia l'interessante articolo di Marco Panara intitolato “Finanza, un trilione di dollari che soffoca l'economia reale” pubblicato sull'inserto del lunedì “Affari&Finanza” del quotidiano la Repubblica del 27 ottobre 2014, e che potete leggere al link http://iusletter.com/finanza-un-trilione-di-dollari-che-soffoca-leconomia-reale/. Come avrete capito tratta dell'enorme divario economico tra l'economia reale e l'economia finanziaria del nostro pianeta, a dir poco inquietante. Concordo con quanto dice il giornalista: la finanza non è un nemico dell’economia, è anzi fondamentale per la sua crescita, e non lo è neanche l’innovazione finanziaria in sé. Il problema è che la finanza è diventata un competitore dell’economia reale nell'attrazione delle risorse, un potentissimo elemento di distorsione dei processi e delle politiche, un ancora più potente fattore di instabilità i cui rischi sono amplificati dalla velocissima mobilità dei capitali e dalla volatilità delle scelte, oltre che dalla dimensione delle risorse in gioco.

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