giovedì 27 novembre 2014

Nasce il PARCO ETOLOGICO del Mezzogiorno

Il termine etologia indica la moderna disciplina scientifica che studia il comportamento animale nel suo ambiente naturale (per approfondimenti http://it.wikipedia.org/wiki/Etologia). Ebbene, entro l'anno nascerà a Pratola Serra, in provincia di Avellino, il primo Parco etologico regionale dell'Italia centro-meridionale: è stato costruito con fondi europei e al suo interno sorge anche la Fattoria sociale “Iscla delle donne” della Campania (http://www.pratolaserra.gov.it/iniziative-sociali/fattoria-sociale-qisca-delle-donneq). Come ha detto Salvatore Esposito, presidente del consorzio Mediterraneo Sociale, intervistato da Alessandro De Pascale per la rivista “La nuova ecologia” (intervista pubblicata sul numero di novembre 2014 della rivista), non si tratta del solito canile ma di un parco immaginato per organizzare degli spazi e funzioni, con tre funzioni. La prima sarà quella di creare un'impresa no-profit che consentirà a tanti Comuni di risolvere il problema del randagismo. La seconda sarà quella di impiegare nelle attività migranti, minori, disabili, tossicodipendenti e detenuti che si prenderanno cura degli animali: invece di curarsi in un centro di riabilitazione diventeranno cittadini attivi e si riabiliteranno in mezzo alla natura. La terza è di tipo ambientale in quanto si trova in una fattoria sociale realizzata con materiali riciclabili ed energeticamente autonoma grazie all'impianto fotovoltaico. La stessa Fattoria sociale svolgerà attività di coltivazione ed allevamento in pieno campo e al coperto, favorendo la produzione di prodotti tipici e promuovendo la filiera corta: una sorta di agricoltura multifunzionale che anche qui impiegherà le fasce deboli della popolazione. Si tratta di una nuova “economia civile territoriale”, che richiede però figure professionali adeguate: per questo motivo è nato all'Università del Sannio di Benevento (http://www.unisannio.it/) il primo master italiano di secondo livello in “Manager di imprese agro-sociali e di reti territoriali”. 
Si tratta senza dubbio di un'ottima opportunità per il Mezzogiorno per rilanciare l'occupazione, soprattutto fra i giovani: ce n'è davvero tanto bisogno...

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