lunedì 3 novembre 2014

Non lasciate scadere i FARMACI

Condivido appieno l'appello lanciato da Antonella Barina nella sua rubrica “Solidarietà”, intitolato “Non lasciate scadere i farmaci: sono preziosi”, pubblicato sull'inserto “Il Venerdì” del quotidiano la Repubblica del 31 ottobre 2014. Prima alcuni dati: nella sola città di Verona (che conta circa 300.000 abitanti) si buttano via ogni anno ben 320.000 kg di farmaci non più utilizzati e/o scaduti, circa 1 kg per ogni abitante (dati dell'AMIA, l'azienda pubblica dei rifiuti), che tra l'altro comporta spese di smaltimento di 480.000 euro. Ma la situazione è così in tutto il Paese: ogni anno in Italia si gettano via ben 60.000.000 di kg di medicinali non più utilizzati e/o scaduti, per una spesa di smaltimento addirittura di 91 milioni di euro!!! Senza dimenticare le conseguenze ambientali... E tutto questo si scontra col fatto che sono sempre di più le persone che, per la crisi economica, non possono permettersi di comprare i farmaci: anziani, stranieri, persone senza lavoro, famiglie che non arrivano alla fine del mese, senzatetto. Esiste già il Banco Farmaceutico (http://www.bancofarmaceutico.org/), una onlus che raccoglie farmaci per chi non ha i soldi di curarsi e li distribuisce a 1.576 enti no profit con cui è convenzionato, i quali assistono 700.000 persone in difficoltà. Il Banco recupera medicinali da circa trenta aziende farmaceutiche e organizza ogni anno il secondo sabato di febbraio la Giornata nazionale di raccolta del farmaco (http://www.bancofarmaceutico.org/default.asp?id=376#.VFdkOzSG87U). 
Ora però è partito un esperimento in alcune città italiane (Roma, Milano, Torino, Varese, Bollate), e presto in altre città, che invita chiunque a portare in farmacia i medicinali acquistati che non si usano più, senza aspettare che scadano: l'importante è che sia conservati correttamente e che la loro scadenza sia oltre gli otto mesi. I medicinali portati in farmacia saranno bollati per impedire che sia rivenduti, e poi distribuiti al Banco farmaceutico. 
Rilancio quindi l'appello a tutti: non solo a tutti i cittadini, ma anche ai Comuni e alle farmacie.

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