giovedì 29 ottobre 2015
Parliamo di uno dei giochi più conosciuti al mondo, ma dalle capacità forse sottovalutate. Il gioco degli scacchi è piuttosto complesso: si stima che il numero di combinazioni legalmente ammesse dei 32 pezzi sulle 64 case della scacchiera sia compreso fra 1043 e 1050 e la dimensione dell'albero delle mosse è approssimativamente di 10123, mentre il numero di possibili diverse partite a scacchi è stimato essere circa 101050. Per approfondimenti ecco il link https://it.wikipedia.org/wiki/Scacchi.
Diverse ricerche italiane ed europee dicono che la competizione insita nel gioco degli scacchi incita i ragazzi a cimentarsi con problemi e a pianificare le soluzioni possibili, sviluppa autonomia decisionale e responsabilità verso le proprie azioni, accettazione delle conseguenze, sviluppa capacità di autocontrollo fisico e psichico, aiuta la concentrazione, migliora i risultati in matematica, offre creatività e aumenta l'immaginazione, fa crescere il rispetto delle opinioni altrui, insegna a perdere e aiuta a concludere un'azione in un tempo definito. E allora perché non portarlo nelle scuole?
Proprio ad ottobre 2015 la Federazione Italiana Scacchi (http://www.federscacchi.it/) e il Miur (Ministero per l'Istruzione, http://www.istruzione.it/) si sono fatti promotori di un progetto che crea una piattaforma gratuita di scacchi on-line agli alunni di alcune scuole primarie e secondarie, che saranno seguiti da un formatore. L'esperimento sarà condotto in 350 scuole: in Armenia gli scacchi sono già materia scolastica dal 2011, in Spagna lo sono da quest'anno, e anche l'Unione Europea era intervenuta con la Dichiarazione 50/2011 raccomandando gli scacchi nelle scuole. Speriamo diventi presto materia scolastica obbligatoria anche nel nostro Paese.
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