venerdì 13 novembre 2015

Calcio: BELGIO modello da seguire

La squadra nazionale di calcio del Belgio non ha mai vinto né Mondiali (ko ai quarti comunque al Mondiale 2014) né Europei, solo un oro olimpico nel 1920 ad Anversa: eppure oggi è al n° 1 del ranking Fifa, quindi la Nazionale n° 1 al mondo!! Davvero incredibile! E pensare che nel 2009 era al 68° posto, ha saltato i Mondiali sia del 2006 che del 2010, e ha partecipato ad uno solo degli ultimi 7 Europei (nel 2000, in casa tra l'altro...). Eppure... Per informazioni sul calcolo del ranking Fifa https://it.wikipedia.org/wiki/Classifica_mondiale_della_FIFA
Tutto comincia da Michael Sablon, che è stato direttore tecnico della Federcalcio belga fino al 2012: viaggiando e studiano tra Francia ed Olanda, ha commissionato all'Università di Lovanio uno studio su ben 1600 ore di filmati di allenamenti dei vivai, scoprendo che durante le partitelle i ragazzini toccano palla una volta a testa ogni cinque minuti circa, non saltano più l'uomo e sono schiavi del risultato. Riunisce così i tecnici federali e insieme studiano il metodo Gag (Global Analytique Global) per creare una nuova visione del calcio che unisca la fantasia del calcio olandese all'organizzazione del calcio francese. Allora cosa fa? Innanzitutto vieta le partite 11 contro 11 a tutto campo fino ai 12 anni di età: si comincia in 2 contro 2, poi 5 contro 5, 8 contro 8. Poi è stato adottato il modulo 4-3-3 obbligatorio per tutte le giovanili, considerato il migliore per esaltare le ali. Poi è seguita la creazione di 8 “Topsport schools” sparse per la nazione dove periodicamente vengono visionati i migliori talenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Così nella stagione 2013-2014 303 ragazzi (di cui 36 ragazze) hanno potuto svolgere quattro allenamenti mattutini, con lavoro individuale, per 250 ore annuali, in aggiunta alle sedute con i vari club: la segnalazione per accedervi può arrivare direttamente dalle società o dai 200 scout federali che osservano le selezioni regionali nella fascia d'età 12-17 anni. Inoltre molti club belgi hanno siglato protocolli con le scuole e l'integrazione ha una parte molto importante in tutto ciò. Infine la costruzione di un nuovo centro tecnico della Federcalcio belga, a Tubize (mezz'ora di strada da Bruxelles), realizzato con i 10 milioni di utili dell'Europeo 2000 e dove i corsi di allenatore sono gratuiti.
E i numeri? In Belgio ci sono 1850 squadre iscritte alla Kbvb (la Federcalcio belga), mentre in Italia sono ben 62.295 (quasi 34 volte tanto): voi direte, ma l'Italia è molto più grande. Vero: ma i tesserati in Belgio sono 420.000, in Italia 1,3 milioni (appena 3 volte tanto). I club professionistici sono 33 (16 in prima divisione, 17 in seconda: ma dal 2016-2017 resteranno 16 in prima e solo 8 in seconda), mentre in Italia sono 96 (20 in A, 22 in B e 54 in Lega Pro...). 
Perché una visione simile del calcio non la si può applicare anche l'Italia? 

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