mercoledì 29 novembre 2006

Cemento mangia-smog

Richard Meier (architetto americano oggi 72enne) nel 1998, disegnando la chiesa di Tor Tre Teste (Roma) inaugurata nel 2003 e visualizzata nella foto, chiese di impiegare un cemento di un "bianco più bianco che si può" al fine di avvicinare l'uomo alla spiritualità. Non poteva immaginare che le oltre 600 tonnellate di malta Tx prodotte dalla "Italcementi" e impiegate in tale chiesa nel corso degli anni avrebbero contribuito a ripulire l'aria romana! Il "cemento mangia-smog" (così viene ora definito) ha funzionato grazie al bianco e alla luce: infatti le tre vele della chiesa non solo sono rimaste bianchissime come all'inizio (e sappiamo come sia inquinata l'aria di una città) ma grazie al biossido di titanio, inserito nella composizione della malta, gli esterni hanno mineralizzato benzene, idrocarburi e ossido di zolfo. Si tratta del processo chimico della fotocatalisi, ovvero la forza della luce atta ad attivare il biossido di titanio che, accelerando i processi di ossidazione esistenti in natura, ha reso inerti le sostanze inquinanti depositate sulle vele della chiesa, lavate via dalla pioggia e depositate sul sagrato ormai innoque. Ora si sta sperimentando la stessa cosa in una strada di Bergamo (via Borgo Palazzo) ove le "mattonelle mangia-smog" hanno già abbattuto gli ossidi inquinanti del 30-40%. Si sta studiando per crearne una apllicazione trasparente per i monumenti antichi delle città e addirittura per i muri dei condomìni per eliminare la pipì dei cani!!

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