giovedì 18 gennaio 2007

ITALIA: l'acqua comincia a scarseggiare...

I problemi sono molteplici, tra cui lo sfruttamento sempre maggiore delle falde acquifere per usi agro-industriali e le siccità che negli ultimi anni si sono fatte così insistenti sul nostro Paese, a conferma di un cambiamento climatico accelerato che comincia ad avere i suoi effetti sulla nostra atomesfera. Per quanto riguarda il prelievo dell'acqua, il 48.6% del totale deriva da pozzi, il 37.9% da sorgenti, l'8% da bacini artificiali, il 4.8% da corsi d'acqua superficiali, lo 0.4% da laghi naturali ed il 0.3% da acque salmastre superficiali, mentre per quanto riguarda il suo utilizzo il 19% del totale è utilizzato per uso civile, il 48% per irrigazioni agricole, il 19% per uso industriale e il 14% per produzione di energia. Tuttavia, il riscaldamento globale sta apportando una riduzione considerevole e continua dei ghiacciai alpini (vedi mio precedente articolo sullo stato dei ghiacciai dell'Adamello), tanto che tra il 1850 e il 1980 si è persa ben il 50% della superficie di tutti i ghiacciai delle Alpi!!! Ciò significa meno neve e meno apporto idrico a fiumi e laghi, i principali "rubinetti" delle nostre pianure. E naturalmente le siccità, così numerose e intense negli ultimi anni: quella attuale è iniziata in ottobre e dura tuttora con precipitazioni molto inferiori alla media su buona parte d'Italia e gli effetti si vedono: il fiume Po, a Pontelagoscuro, è già sceso a -5.65 metri sotto lo zero idrometrico (lo scorso anno era sceso a -7.4 metri, ma considerate che ora siamo in inverno e l'acqua non evapora per la mancanza di sole e caldo...), il Lago di Garda a Peschiera lunedì 15 gennaio faceva registrare un'altezza idrometrica di 60 cm (30 cm al di sotto della media storica), il Lago di Como a Malgrate un'altezza idrometrica di 29,3 cm (10 sotto la media storica), il Lago d'Iseo a Sarnico un'altezza idrometrica di 67,4 cm (ben 40 cm sotto la media storica) e anche il fiume Tevere rispetto allo zero idrometrico è sotto le medie stagionali (5,02 metri a Rivetta e qui l'emergenza scatta a 7,20 metri, 2,34 metri a Fiumara Grande e 1,11 metri a Mezzocamino)! La situazione è particolarmente preoccupante in Valpadana, soprattutto in visione futura: si presenta un pericolo reale di mancanza d'acqua per l'estate se non interverranno delle precipitazioni, anche in vista di possibili ondate intense di calore e di siccità a causa dell'influenza che potrebbe avere El Nino sul clima del nostro paese (tale fenomeno dovrebbe verificarsi a marzo-aprile sull'Oceano Pacifico e avere risvolti sull'Italia dopo circa 3-4 mesi, quindi in piena estate). E intanto l'acqua scompare... Fonte http://www.repubblica.it

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