mercoledì 16 maggio 2007

Ecco le centrali elettriche più inquinanti d'Europa!

Un pò di tempo fa vi avevo parlato delle centrali elettriche più inquinanti d'Italia (scoprendo che le prime 10 erano quasi tutte centrali Enel a carbone...), ma ora vediamo quali sono quelle più inquinanti d'Europa. Queste nel 2006 hanno prodotto ben 393.000.000 di tonnellate di CO2, oltre il 10% delle emissioni inquianti dell'Unione Europea! Le centrali più inquinanti sono quelle greche di Agios Dimitrios e di Kardia (entrame di proprietà della DEI, l'azienda elettrica pubblica greca), seguite da 5 centrali tedesche (4 delle quali appartenenti al colosso RWE). La maggior parte degli impianti inquinanti si trova comunque tra Gran Bretagna e Germania (10 centrali a testa) che nella maggior parte dei casi fanno parte delle più grandi agenzie elettriche come la tedesca RWE, la svedese Vattenfall, la francese EDF e la tedesca EON. In totale sono 30 in Europa le centrali che inquinano di più sia per quantità di CO2 immessa in atmosfera sia per emissioni dovute a mal funzionamento durante il processo di produzione. Per l'Italia c'è la centrale Enel di Brindisi, che occupa la 25° posizione per le emissioni da mal funzionamento e addirittura il 9° posto per CO2 emessa in atmosfera. Quasi la totalità di queste 30 centrali è alimentata a carbone (come avveniva durante l'era industriale di due secoli fa!): le prime 10 utilizzano una lignite ad alta emissione di CO2 ed in totale hanno emesso 39.500.000 tonnellate di CO2 oltre a quanto previsto dalle regolari concessioni! Qualcosa dunque non torna: si continua a parlare (giustamente e necessariamente) di energie rinnovabili e di lotta al'effetto serra ma alla data odierna la situazione è come quella di alcuni anni fa. Putroppo si continua a parlare anche di nucleare... Ed è notizia di questi giorni che sarà sperimentato prossimamente in Sardegna (forse nel Sulcuis) un impianto di produzione di energia elettrica alimentato... a carbone: la novità sta che si tratterà di carbone "pulito" (!) in quanto l'anidride carbonica sprigionata dalla combustione del carbone (estratto in Sardegna) sarà immagazzinata nel sottosuolo proprio nelle miniere di carbone scavate!!! Come sempre succede in Italia, si tende a risolvere il problema dal lato inverso: lasciamo pure che il vento sardo (sempre così impetuoso) sconquassi i boschi anzichè le pale eoliche e utilizziamo il carbone, alla faccia delle energie rinnovabili!!!

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