mercoledì 16 maggio 2007

EFFETTO SERRA: l'UE boccia il piano dell'Italia!

Non mi stupisce più di tanto (anzi me l'aspettavo....) il fatto che l'Unione Europea abbia bocciato il piano del governo italiano sull'assegnazione delle emissioni di gas serra per il periodo 2008-2012. Certo, l'Italia non è stata l'unica ad essere bocciata (ben 19 stati su 22 hanno visto respinto il loro piano mentre si sono salvati solo Gran Bretagna, Slovenia e Francia...), ma la situazione è preoccupante. Come sempre ci facciamo conoscere come il paese dei furbetti: infatti, l'Unione Europea chiede all'Italia un ulteriore taglio del 6,3% alle emissioni annue autorizzate (la linea europea era da tempo fissata in 195 milioni di tonnellate di CO2 all'anno mentre l'Italia ne ha proposte 209....), chiede all'Italia di inserire nel piano emissioni anche gli impianti di combustione (come hanno fatto gli altri paesi europei e che invece il nostro paese ha escluso....) e chiede all'Italia anche di ridurre la quota di energia pulita prodotta nei paesi in via di sviluppo ed importata e quindi emessa in casa propria (l'Italia aveva fissato tale quota al 25% contro il 14,9% fissato dall'UE....). Insomma, la situazione rimane sempre quella: tutti continuano a dirci di sfruttare le fonti di energia rinnovabile di cui siamo ben forniti (solare, eolico, biomasse e geotermia) e noi non lo facciamo, si continua imperterriti a puntare quasi esclusivamente sui combustibili fossili (si progettano rigassificatori per accaparrarsi più gas metano, si continua a puntare sulle centrali a carbone, si continua addirittura a puntare al pur rinnovabile idroelettrico pur sapendo il forte rischio siccità a cui ormai l'Italia va spesso incontro). A ciò si aggiungono le squallide (permettetemi questo aggettivo) dichiarazioni di Confindustria che, alla faccia della difesa dell'ambiente, non approva quanto stabilito dall'UE perchè "Così si danneggia l'economia"!!! Purtroppo si ricade sempre sul lato economico: ciò che interessano sono sempre e soltanto i soldi, niente altro, quasi a farci capire che non ci deve preoccupare se il cambiamento climatico in corso sta avendo ripercussioni anche sull'Italia (eventi alluvionali intensi, gravissime siccità, mancanza di neve e pioggia, ecc...), l'unica preoccupazione è che non si fermi l'industria italiana! Le energie rinnovabili? Un tabù per l'Italia, perchè investire milioni di euro su impianti solari ed eolici quando possiamo benissimo sfruttare petrolio, carbone e gas provenienti dall'estero? Già, perchè? Dopo tutte queste domande, me ne vengono delle altre:
1) perchè, visto che il problema effetto serra esiste ormai da anni, tutti i soldi che si sono spesi ultimamente per costruire centrali a carbone non sono stati spesi per impianti ad energia rinnovabile?
2) perchè esistono addirittura delle frangie (politiche e non) che spingono per non puntare sul solare e sull'eolico perchè non sarebbero fonti durature?
3) perchè, pur sapendo delle gravissime siccità a cui è ormai sottoposta l'Italia, in questi ultimi anni si è puntato solo suòl'idroelettrico come fonte di energia rinnovabile?
Perchè? Perchè? Perchè? A queste domande mi vengono delle semplici risposte: compagnie petrolifere, Enel, interessi sottobanco, oro nero, quante potrebbero essere.... Perdonatemi, ma l'ipocrisia che trovo nell'apparato industriale e politico italiano mi fa davvero rabbrividire.
Rabbrividisco nel vedere la nuova pubblicità di ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) i cui prodotti sono i primi responsabili delle emissioni di CO2 in atmosfera ma, tramite le "24 regole salva-energia", viene a consigliare a noi comuni cittadini come poter contribuire al risparmio energetico (come usare lampadine a basso consumo, non lasciare la lavatrice in stand-by, usare il condizionatore un'ora in meno, avere una velocità moderata in auto,ecc...). Delle due cose l'una: o ENI considera sottosviluppato il cervello di noi cittadini italiani prendendoci in giro con questo decalogo oppure (sperando che abbia buona considerazione di noi) non gliene frega un bel niente della nostra atmosfera e del nostro Pianeta e quindi "petrolio per tutti"! Siccome entrambe le cose sarebbero gravissime (e, purtroppo, la situazione è così!), ENI abbia almeno il buon senso di tenere per sè certe sciocchezze (gli italiani sanno già come risparmiare viste le bollette che arrivano...) e risparmiarci questi giochetti che non servono altro che a metterla in buona vista al mondo politico!

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