giovedì 10 maggio 2007

Web: è in arrivo "enciclopedia della vita"!

Ebbene sì, è in arrivo sul web EOL, ovvero "enciclopedia della vita": una sorta di Wikipedia nella quale verranno raccolte tutte le specie animali e vegetali conosciute (finora 1.800.000 circa). In pratica un'enciclopedia vera e propria nella quale si potranno trovare testi, foto, video, mappe ed qualsiasi informazione inerente ogni specie vivente: un progetto davvero ambizioso, presentato dal suo direttore esecutivo James Edwards. Il progetto è partito con un finanziamento iniziale di 12,5 milioni di dollari offerti da due fondazioni americane e sostenuto da vari istituti di ricerca (lo U.S. Field Museum, l'Harvard University, il Marine Biological Laboratory, il Missouri Botanical Garden, lo Smithsonian Institution e il Biodiversity Heritage Library, un gruppo di cui fanno parte anche il Museo di Storia Naturale di Londra e il Giardino Botanico di New York): l'intero progetto sarà finanziato da 100 milioni di dollari. L'idea è quella di creare un archivio scientifico, gratutito e accessibile a tutti, anche ai governi che potranno così monitorare le biodiversità a rischio dei loro paesi. Certo, il lavoro sarà lungo: è iniziato nel 2006 e ci vorranno almeno altri 3-5 anni per avere online i primi testi completi e almeno 10 anni per completare il lavoro, tuttavia qualcosa dovrebbe essere già in rete nel 2008. I primi capitoli a nascere saranno quelli dedicati ad animali, piante, funghi e microbi; poi toccherà ai fossili, ma l'archivio sarà in continuo aggiornamento visto che gli scienziati stimano che sulla Terra vi siano ancora dai 5 ai 100 milioni di specie ancora da classificare!! Tutti posono inoltre fornire proprie informazioni, le quali saranno però verificate da una commissione di scienziati che le autenticheranno prima di metterle online. Qualcosa comunque si può già vedere online: sul sito http://www.eol.org ci sono le prime pagine demo dedicate al riso, all'orso polare, ai funghi e ai granchi. La videata allegata a questo articolo dà l'idea di come dovrebbe essere il sito. Tutto sarà consultabile in inglese ma non si esclude che in un secondo tempo arrivino delle traduzioni in altre lingue. Un progetto davvero ambizioso ed utilissimo, considerato anche il cambiamento climatico in corso e i pericoli che a causa di ciò corrono molte specie sia animali che vegetali.

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