domenica 20 gennaio 2008

21GIUGNO "GIORNATA MONDIALE DELL'IDROGRAFIA"

Il 29 novembre 2005 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ufficializzato la “GIORNATA MONDIALE DELL’IDROGRAFIA”, da tenersi il 21 giugno di ogni anno per rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno contribuito (e contribuiscono) alla ricerca e alla salvaguardia della vita umana in mare. Quella del 21 giugno non è una data scelta a caso: il 21 giugno di 2600 anni fa (solstizio d’estate alle ore 20:06) grazie a Talete, al Sole e alla Piramide di Cheope nasceva la TOPOGRAFIA, il 21 giugno 1902 moriva l’Ammiraglio Magnaghi che era stato il padre dell’Idrografia italiana e primo direttore dell’Istituto Idrografico di Genova, mentre il 21 giugno 1921 veniva fondata a Montecarlo l’Organizzazione Idrografica Internazionale. Il messaggio di tale giornata è che “la conoscenza è condizione necessaria alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente marino”: infatti, salvaguardare e tutelare l’ambiente marino significa salvaguardare e tutelare più dei 2/3 della superficie del nostro pianeta e più del 70% della popolazione mondiale che oggi vive lungo le coste. Alla base di questo, ci deve essere un ottimo Istituto Idrografico di Stato che fornisca i dati batimetrici ed oceanografici (nonché scientificamente validati) necessari allo studio dell’ambiente marino e alla navigazione in sicurezza. Nel 2007 la “GIORNATA MONDIALE DELL’IDROGRAFIA” è stata dedicata al tema intitolato “La cartografia elettronica, elemento essenziale per la sicurezza e lo sviluppo delle attività in mare”. Genova, sede dell’Istituto Idrografico, ha un primato invidiabile forse in tutto il mondo per quanto riguarda le scienze geografiche come geodesia, topografia e cartografia. Ad esempio, l’origine delle coordinate geografiche nazionali (il cosiddetto “punto di emanazione del sistema geodetico”) fu stabilito all’interno dell’Osservatorio Astronomico di Forte San Giorgio, sede fino al 1942 dell’Istituto Idrografico della Marina prima di cedere la sua funzione (che ha ancora oggi) all’Osservatorio Astronomico di Monte Mario a Roma. Altro esempio è l’origine del sistema altimetrico (legata alla definizione di “livello medio del mare”), che fu posto sul mareografo fondamentale italiano nella stazione mareografica di Genova, gestita e controllata dall’Istituto Idrografico della Marina dal 1884: tutte le quote altimetriche di tutti i rilevamenti italiani, chiamate “quote sul livello medio del mare”, corrispondono al dislivello rispetto allo zero definito dal livello medio del mare al mareografo Fondamentale di Genova nel periodo 1937-1946. Un ulteriore esempio è dato dalla sincronizzazione degli orologi: l’Osservatorio Idrografico di Genova fu tra i primi in Italia ad assumersi la responsabilità del controllo e della riparazione dei cronometri della Marina e aveva quindi la necessità di determinare accuratamente l’ora, di conservarla con un insieme di orologi a pendolo, di confrontarla con quella determinata da altri istituti europei (come Greenwich) e di disseminarla (almeno nell’area portuale della città). Infine, un primato spetta a Genova per l’insegnamento delle scienze geografiche: il Master Universitario di II° livello in Geomatica Marina è il primo corso di alta formazione specialistica organizzato in Europa e orientato allo studio interdisciplinare dell’ambiente marino e costiero (il corso è nato per specializzare gli Ufficiali della Marina Italiana e di altri paesi interessati ai rilievi idro-oceanografici). Come dicevamo all’inizio, nel 2007 il tema della “GIORNATA MONDIALE DELL’IDROGRAFIA” è stato la cartografia elettronica, in grado di sostituire tutte le mappe nautiche in formato cartaceo: l’Istituto Idrografico di Genova dal 2000 al 2007 ha prodotto (con un lavoro incredibilmente difficile) oltre 200 carte elettroniche utili alla navigazione (raccolgono dati di batimetria, segnalamenti sonori, luminosi e radioelettrici, completandoli con le relative descrizioni riportate su pubblicazioni dedicate come portolani, elenchi fari, ecc…). L’Italia si è inoltre fatta promotrice verso i paesi del Mediterraneo e del Mar Nero di una cooperazione tramite il progetto V-RENC, ovvero “Virtual Regional ENC” dove ENC sta per la sigla delle carte elettroniche (Electronic Navigational Chart): vi hanno aderito Grecia, Marocco, Algeria, Tunisia, Turchia, Malta, Slovenia, Croazia, Serbia, Romania ed Ucraina; il progetto ha consentito la revisione, la verifica e, in alcuni casi, la creazione da zero delle ENC. Un ultimo progetto italiano sta nella formazione del personale e nell’ammodernamento dei Servizi Idrografici non solo dei paesi firmatari del progetto V-RENC ma anche di Libia e Mauritania. La protezione del nostra pianeta parte anche dal mantenere in salute il nostro caro mare…

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