Continuiamo a parlare di
emergenza rifiuti in Campania e delle soluzioni per poter risolverla ma, nel frattempo, arrivano dati inquietanti relativi ai rifiuti prodotti in Italia: secondo il rapporto 2007
dell’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici),
nel 2006 abbiamo prodotto 32.5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, ovvero il 2.7% in più rispetto al 2005 (quando furono 31.6 milioni) e, come si vede nella tabella, la crescita è costante da almeno 10 anni (nel 1996 si producevano 25.9 milioni di tonnellate di rifiuti…). Lo abbiamo detto tante volte e lo ribadiamo: alla base di tutto ciò ci sta un continuo aumento di imballaggi dei prodotti che quotidianamente compriamo al supermercato e nei vari negozi, qualsiasi cosa è avvolta di ogni tipo di quello che inevitabilmente sarà poi dello “scarto”, e tutto questo per riuscire a conquistare il consumatore. Il dato inquietante è questo:
ogni italiano produce annualmente in media 550 kg di rifiuti, 1.5 kg al giorno, con punte di 700 kg in Toscana!!! A questo dato segue purtroppo un altro altrettanto negativo:
la raccolta differenziata rimane stabile… L’obiettivo del 40% di raccolta differenziata previsto per legge nel 2007 è stato raggiunto solo dal Nord Italia nel 2006 (39.9%), mentre a livello nazionale siamo solo al 25.8% (il che significa che il restante 75% di rifiuti non viene riciclato e finisce per buona parte in discarica!). La raccolta differenziata è cresciuta leggermente rispetto al 2005, passando dal 24.2% al 25.8%: ma, con questi dati, siamo ancora troppo lontani dalla risoluzione del problema rifiuti. Tra le regioni più virtuose nel riciclaggio ci sono il Trentino-Alto Adige (49.1%), il Veneto (48.7%) e
la Lombardia (43.6%), mentre ultime in classifica ci sono il Molise (solo il 5%!!!),
la Sicilia (6.6%) e
la Basilicata (7.8%),
la Campania è ferma all’11.3%… Tra le province, la palma di migliore spetta a Novara col 68%, seguita da Verbania (66.4%) ed Asti (61.9%). Aumenta rispetto al 2005 la quantità di rifiuti mandati al recupero (8 milioni di tonnellate nel 2006): +5.9% per il legno, +5.3% per l’alluminio e +6.5% per la plastica.
Purtroppo il 47.9% dei rifiuti finisce ancora in discarica, con una diminuzione di solo lo 0.7% rispetto al 2005: in Lombardia solo il 17% dei rifiuti finisce in discarica, mentre in Puglia vi finisce il 91%, in Molise il 93% e in Sicilia il 94%…
I costi di gestione dovrebbero far capire che la raccolta differenziata converrebbe anche economicamente: nel 2005 il costo medio annuo pro capite è stato di € 123,12, dei quali il 48.8% è dovuto al conferimento in discarica, mentre solo il 16.8% è dovuto alla raccolta differenziata! C’è infine il problema dei rifiuti speciali: si tratta di 107.5 milioni di tonnellate che comprendono 46 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione e 5.9 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi. Purtroppo di queste 107.5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, 101.6 milioni risultano gestite mentre i 6 milioni che mancano all’appello sono un pericolo per la sicurezza del paese ed una notevole fonte di guadagno per le ecomafie (chissà dove vanno a finire…).
L’ho già ribadito in molti miei precedenti post: la riduzione degli imballaggi sarebbe una gran cosa (ma non sono troppo ottimista nel fatto che possa essere attuata…), tuttavia un’ottima ed efficiente raccolta differenziata consentirebbe a ben l’85% dei rifiuti di essere riciclati nei vari stabilimenti addetti al riciclaggio (carta, cartone, plastica, vetro, alluminio, metalli, legno, umido, rifiuti ingombranti, medicine scadute, pile, rifiuti infiammabili), mentre solo il restante 15% (rifiuto secco) finirebbe in discarica, senza scomodare i tanto cari ai politici (e alle nostre tasche!!!) inceneritori (o termovalorizzatori, come li chiamano in Italia…), responsabili di problemi alla salute umana con le polveri ultra sottili che escono dai camini degli inceneritori. Per questo aspettiamo sempre dati positivi dalla raccolta differenziata che puntualmente, però, non arrivano. La solita Repubblica delle banane…
1 commento:
Great work.
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