WWF: "Salviamo il Delta del Po"
- uccelli che nidificano: vi sono 1.040 coppie censite di cormorani, 640 coppie di marangoni e 330 coppie di aironi rossi;
- uccelli che svernano: vi sono 28.490 esemplari di gabbiano, 17.230 di folaga, 12.600 di germano reale e 11.800 di gabbiano reale;
- mammiferi: ve ne sono ben 42 specie, tra cui 200 esemplari di cervi e poi cavalli liberi, daini, lepri, scoiattoli, ricci, conigli, istrici, donnole, faine, puzzole e pipistrelli;
- rettili: numerosi esemplari di tartaruga marina, testuggine palustre e testuggine dalle orecchie rosse;
- anfibi: varie specie rare in via d’estinzione tra cui l’ululone dal ventre giallo (piccolo ma bellissimo rospo);
- pesci: fra tutti vi è da ricordare l’anguilla, che da qui parte per le sue migrazioni.
Un’area quindi unica, anche per le specie vegetali (immense distese di boschi e macchia marittima), posta tra Chioggia (Veneto) e Comacchio (Emilia Romagna), che raccoglie l’ampio delta del maggiore fiume italiano che, proprio prima di sfociare in rame, si ramifica in numerose parti (Po Grande, Po di Levante, Po di Maistra, Po delle Tolle, Po di Gnocca, Po di Goro, Po di Volano, ecc…) e i cui detriti portati verso il mare ne stanno allargando nel tempo la sua estensione verso l’Adriatico. Proprio per questo il WWF ed il mensile GEO, in occasione delle Giornate della Biodiversità terranno il censimento e la mappatura degli animali che abitano in quest’area: 50 ricercatori, coordinati dal naturalista Fernando Spina dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, esploreranno l’intero delta del Po, divisi in piccoli gruppi, per lanciare una sfida in difesa di questa straordinaria zona che sta vivendo sempre di più la minaccia ambientale delle attività umane.
Proprio a tal proposito, una seria minaccia c’è già e si tratta di Euroworld, un’immensa colata di cemento per realizzare un parco divertimenti che intende riprodurre (in provincia di Rovigo) una gigantesca ricostruzione ad uso turistico dell’intero continente europeo (stile “Italia in miniatura”…), per una superficie di ben 124 kmq e con tanto di funicolare: ciò comporterebbe anche un aumento spropositato di traffico e di inquinamento, oltre che di distruzione di territorio protetto…
Ha ragione Fernando Spina quando sostiene che: “Difendere la biodiversità non significa semplicemente difendere il numero delle specie presenti in un determinato habitat, ma capire le interconnessioni, le relazioni esistenti tra specie e specie, di cui lo stesso uomo fa parte. La biodiversità non è qualcosa di estetico, da guardare, non è un lusso inutile, ma è la chiave della vita sul pianeta. Ogni specie è come una tessera di un immenso mosaico, ha una sua identità, certo, ma è solo la relazione con le altre tessere che ci permette di capire il disegno complessivo”.
Le Giornate della Biodiversità riguarderanno tuttavia l’intera nostra nazione, visto che l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di sistemi ecologici: 57.468 specie animali e 9.000 botaniche, e, come dice Enzo Venini (presidente del WWF Italia, http://www.wwf.it), la biodiversità è importante perché fa funzionare meglio gli ecosistemi: infatti, gli ambienti con biodiversità elevata dimostrano una maggiore resistenza al cambiamento (anche climatico) ed anche una maggiore resilienza, ovvero la capacità di tornare allo stato originario dopo essere stati deturpati.
Per saperne di più sulla magnifica area del Delta del Po, andate su http://www.deltadelpo.it oppure http://www.parcodeltapo.it.
1 commento:
possiamo salvare il delta del po se salviamo il po, perchè dobbiamo pure dire che se la siccità aumenta rischia che il po' diventi un torrente d'estate, con la fine della pianura padana fertile. inoltre bisognerebee bonificare, pulire, rendere sostenibile il territorio troppo sfruttato e in malo modo. l'ambiente è troppo importante, non va sottovalutato, per una società che ambisce al progresso.
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