GIARDINIERI APPASSIONATI
Ve ne parlo perchè mi ha colpito, oltre che la loro passione, anche il loro scopo: quello di far conoscere al pubblico il maggior numero di fiori e piante e radicare il rispetto e il desiderio di proteggerle e moltiplicarle attraverso lo scambio di piante e di semi tra soci! BELLISSIMO! E lo dico da grande appassionato di giardinaggio.
Un tempo si chiamavano “cacciatori di piante”, che attraversavano oceani e interi continenti per erborizzare meglio i loro paesi (mi piace questa definizione che ho trovato nell'articolo di Rossella Sleiter nel suo articolo “Il giardino? Un amore. Che è bello condividere” pubblicato sull'inserto Il Venerdì del quotidiano la Repubblica del 2 luglio 2010). Certo, ora è un po' arduo chiamarli “cacciatori di piante”: si tratta invece di grandi appassionati di natura, costituiti da professori di botanica, paesaggisti, vivaisti, giardinieri e semplici appassionati. Come scrive la Sleiter nel suo articolo, i grandi “cacciatori di piante” furono quelli che compirono il loro lavoro tra il '700 e l'800 (ricordiamo Sir Joseph Banks, Alexander von Humboldt, nonché l'italiano Odoardo Beccari): fu proprio il nostro Beccari a descrivere dettagliatamente la giungla della Malesia permettendo a Salgari di scrivere il suo romanzo senza spostarsi dall'Italia...
L'associazione "Giardinieri appassionati" realizza inoltre gite e viaggi botanici sia in Italia che all'estero, per scambiarsi semi e piante rare ed insolite, nonché effettua visite organizzate nelle più importanti mostre floreali nazionali ed estere, presso ville e giardini privati, in orti botanici, in giardini alpini nonché in vivai specializzati di tutto il mondo.
Davvero un bel lavoro per proteggere la nostra natura, soprattutto per salvare quelle specie vegetali che sono a rischio di estinzione: giardinieri ed appassionati di piante di tutta Italia, riunitevi anche voi e fondate associazioni simili nella vostra zona.
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