mercoledì 10 luglio 2013
Sono ormai molti i soggetti che contribuiscono all'informazione ambientale: giornalisti, blogger, testate online, riviste, giovani sperimentatori, ecc... Un mondo in cui giornalisti professionisti si incontrano con free lance ed ecocronisti senza tessera, militanti con manager, attivisti verdi con educatori, formatori, studiosi e professori universitari. Insomma, un grande mondo che parla a milioni di persone di ambiente, che siano lettori, ascoltatori, telespettatori, visitatori di siti web e di social network.
Ecco perché ora è nata una federazione per farvi aderire tutti i soggetti sopra elencati in modo da migliorare la divulgazione ambientale: si tratta della “Federazione Italiana dei Media Ambientali” (FIMA, http://www.fimaonline.it, sito ancora in costruzione ma presto attivo).
La federazione è stata presentata lo scorso 23 aprile 2013 in occasione dell'apertura del Festival Internazionale del giornalismo (http://www.festivaldelgiornalismo.com/) tenutosi a Perugia. Io ho appreso la notizia da un articolo di Mario Salomone sulla rivista “La Nuova Ecologia” (http://www.lanuovaecologia.it/) di giugno 2013. Si tratta di un qualcosa di davvero importante: come dice il giornalista, i media ambientali sono uno strumento fondamentale per l'affermazione di nuovi modelli di produzione e consumo e danno visibilità alla ricerca del campo delle “scienze della sostenibilità” e all'innovazione tecnologica. Ed ha anche ragione quando scrive che la società ecologica sta nascendo più dal basso che dalla lungimiranza dei decisori politici ed economici, che spesso appaiono culturalmente vecchi e prigionieri degli stessi schemi che hanno prodotto i problemi che stiamo vivendo. Il termine “rottamazione” in politica vi ricorda niente? Colui che ne parlava è stato fatto (spero momentaneamente...) da parte!
Nei media ambientali, e quindi nella società ecologica, vi trovano posto imprese che si occupano di green economy, le filiere corte, i sistemi di condivisione o ridistribuzione dei beni (dal bike sharing http://it.wikipedia.org/wiki/Bike_sharing al car sharing http://it.wikipedia.org/wiki/Car_sharing, dal cohousing http://www.cohousing.it/ a food sharing), e poi tutti quei cittadini che con i loro piccoli gesti contribuiscono a rendere il mondo migliore, movimenti e comitati impegnati per la giustizia ambientale e nella lotta contro i disastri naturali, l'inquinamento e le illegalità ambientali. Lo scopo della Fima è quindi quello di migliorare e aumentare la visibilità dei media ambientali, sostenere coloro che trattano di temi ambientali in testate non specificatamente ambientali, attivare servizi utili per gli associati, organizzare opportunità formative, favorire scambi e collaborazioni.
Anche il mio piccolo blog vuole dare il proprio contributo in merito, ed ha cercato di farlo in questi anni, dedicandosi ad ambiente, natura, cultura: iscriverò pertanto il mio blog alla Fima, perché l'aiuto e la collaborazione di tutti sono il segreto per proteggere il nostro pianeta.
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