domenica 26 novembre 2006

Satelliti meteorologici MetOp

MetOp (Meteorological Operational satellite programme) è una nuova missione europea nata dalla collaborazione tra ESA (l'Agenzia Spaziale Europea) e EUMETSAT (l'organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici). Il programma MetOp prevede il lancio ogni 5 anni di tre nuovi satelliti che assicureranno la trasmissione fino al 2020 di dati meteorologici di alta qualità utili per migliorare le previsioni del tempo. Lo scorso 19 novembre 2006 alle ore 18:28 italiane è stato lanciato dalle steppe del Kazakistan (con la navetta spaziale Soyuz) il primo staellite MetOp-A. Esso non avrà una orbita geostazionaria come per i satelliti attuali (che ruotano attorno al pianeta lungo la linea dell'equatore ad un'altezza di 36.000 km) ma polare, ovvero occuperà rispetto alla Terra sempre la stessa posizione sulla stessa area, tenedola così sotto controllo 24 ore su 24; ruoterà inoltre ad una quota molto più bassa, ovvero 840 km, e con orbite diverse che passano in prossimità dei poli, riuscendo così a monitorare non solo una porzione della superficie terrestre ma l'intero pianeta, seppur ad intervalli regolari. Si otterranno maggiori informazioni su temperature ed umidità nei bassi strati dell'atmosfera, la velocità e la direzione dei venti sugli oceani e la concentrazione di ozono ed altri gas. L'orbita del MetOp-A è stata calcolata in modo che il satellite passi al di sopra della medesima località alla stessa ora di ogno giorno (il passaggio alla nostra latitudine è previsto al mattino). La NOAA americana da 40 anni utilizza già satelliti polari: il MEtOp-A sarà il primo europeo! Le condizioni meteo europee saranno analizzate nella prima parte del giorno dal satellite europeo e nella seconda parte dai due satelliti americani. Il MetOp-A pesa 4 tonnellate e porta con sè vari strumenti: tra questi il più interessante è l'interferometro IASI (Infrared Atmospheric Sounding Interferometer) che avrà il compito di misurare la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre con l'obiettivo di ricavare la temperatura ed il vapore acqueo non solo nella bassa stratosfera ma anche nella troposfera, ovvero nello stato di atmosfera a immediato contatto con la Terra e dove si svolgono tutti i fenomeni meteorologici. In assenza di nubi il nuovo satellite, grazie al radiometro AVHRR/3, potrà misurare la temperatura del mare, l'estensione e le caratteristiche della copertura di ghiaccio, neve e vegetazione. Infine gli strumenti A-DCS e SARP/3 raccoglieranno il primo numerose informazioni meteo localizzando il segnale emesso da oltre 5000 boe, navi o aerei e il secondo i segnali di SOS provenienti da navi e aerei!

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