venerdì 12 gennaio 2007
Il problema è serio: i gas serra (che intensificano il famigerato "effetto serra") continuano ad essere emessi in maniera incontrollabile dai paesi europei e ciò a discapito del nostro clima e di tutte le conseguenze correlate. Per tale motivo la Commissione Europea ha preso questa decisione, ovvero di arrivare al 2020 riducendo del 20% rispetto al 1990 la quantità di gas serra emessi. E' stato fissato anche un target minimo del 20% per le energie rinnovabili. Alcuni stati europei si sono poi "allargati" nelle promesse: la Germania si impegna a ridurre i gas serra del 40% entro il 2020, la Gran Bretagna del 60% entro il 2050 e la Francia addirittura del 75% entro il 2050!! Ci sono poi alcuni obiettivi che la Commissione Europea tenderà a fissare per tutti: taglio dei gas serra del 35% entro il 2030 e del 50% entro il 2050. Ma sarà davvero attuabile? Un punto a favore sarà l'allargamento dell'Unione Europea da 15 a 27 paesi, in quanto i nuovi entrati dell'Est Europa hanno visto un sensibile calo dei gas serra in questi anni dopo la caduta del muro di Berlino: in pratica, è brutto da dire ma ci stanno dicendo che le mancate emissioni dell'Est Europeo andranno a caprire quelle extra dell'Occidente Europeo, favorendo gli obiettivi!! Intanto il primo obiettivo è la riduzione di tali gas dell'8% entro il 2012, nonostante 7 paesi dell'Unione Europea abbiano aumentato le loro emissioni in atmosfera (e tra questi naturalmente c'è l'Italia, con +13%!). Io personalmente, pur condividendoli, sono scettico sull'attuabilità di questi obiettivi....
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