giovedì 26 aprile 2007

Castro (Salento): il porto dove approdò Enea!

Una scoperta a metà tra archeologia e mitologia, la realtà è che Castrum (ora Castro, una cittadina sulla costa adriatica del Salento) è stata individuata dagli archeologi dell'Università di Lecce come il porto in cui è approdato Enea in cerca della "terra promessa" (breve riassunto: Enea era fuggito da Troia in fiamme assieme al figlio Iulo e al padre Anchise; arrivato nell'isola greca di Delo, l'oracolo di Apollo gli aveva predetto una nuova patria nell'"antica madre" che poi un sogno gli rivelò che si sarebbe trattato dell'Italia; dopo aver fatto tappa a Butrinto, nell'Epiro, giunge a Castrum, anche se il suo viaggio non sarebbe finito qui in quanto poi continuò verso la Calabria, la Sicilia e sù fino alle foci del Tevere dove avrebbe fondato la sua città... Roma?). Enea sarebbe sbarcato qui dopo aver scoperto sulla rocca il tempio di Minerva (la località si chiamava Castrum Minervae): proprio alcuni giorni fa sono stati scoperti alcuni frammenti della statua e molte armi in ferro nella zona del tempio. Altre località si stavano contendendo la palma di "città dello sbarco di Enea", tra queste Porto Badisco ed altre località posto lungo il Canale d'Otranto, ma la scoperta ora non lascia dubbi... L'attuale città di Castro è protetta da enormi mura costruite dagli Aragonesi dopo l'assedio turco di Otranto del 1480, ma gli archeologi stanno portando alla luce mura sottostanti molto più antiche (del IV-III secolo a.C.) costruite dai Messapi, gli antichi abitanti del Salento: si tratta di mura (vedi ricostruzione grafica) costituite da blocchi di pietra lunghi più di un metro intervallate da torrioni, cremagliere e porte che terrazzavano la collina fino al mare. E' stata trovata anche la porta d'ingresso principale attraverso la quale si arrivava al porto della cittadina: sopra il bastione che proteggeva tale porta sono venute alla luce le fondazioni del tempio di Minerva. Molti i resti trovati: vasetti in miniatura, monete d'argento, vasi in marmo delle Isole Ciclopi, coppette usate per le libagioni rituali, statuette in bronzo, armi, ecc... Sicuramente un tempio molto importante visto che anche Virgilio l'ha citato nell'Eneide: "(...) Crescono le brezze sperate, e già il porto si apre ormai vicino, e sulla rocca appare il tempio di Minerva (...)". Località molto carina da visitare: il sottoscritto l'ha visitata alcuni anni fa (così come ha visitato due volte lo splendido Salento), da non perdere le località poste nelle vicinanze come Santa Cesarea Terme e la splendida Grotta Zinzulusa!

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