martedì 18 settembre 2007
E' ancora nella memoria degli abitanti di Amburgo la disastrosa alluvione che colpì la città tra il 16 e il 17 febbraio 1962: venti a ben 130 km/h spinsero le acque del Mare del Nord verso l'interno scontrandosi con quelle del fiume Elba, tanto che le dighe che proteggevano la zona dal mare crollarono provocando un autentico tsunami che in pochi minuti raggiunse Amburgo provocando la morte di 300 persone e migliaia di senzatetto! Ora, a distanza di quasi 50 anni, ritorna la preoccupazione a causa dei fenomeni meteo sempre più violenti innescati dal cambiamento climatico in atto (vedi gli uragani extra-tropicali che negli ultimi inverni hanno devastato l'Europa Centrale, ad una frequenza sempre maggiore) e soprattutto a causa del rialzo del livello del Mare del Nord stante lo scioglimento continuo dei ghiacci artici. Per far fronte a questi pericoli la Germania sta correndo ai ripari, soprattutto stando alle previsoni negative per i prossimi 50-100 anni secondo le quali sarebbe in pericolo la vita di decine di migliaia di persone. Innanzitutto si povvederà ad innalzare le vecchie dighe, quelle costruite negli ultimi secoli per "rubare" terreni al mare e metterli al sicuro dalle tempeste: come ha ribadito Schirmarcher, il responsabile del Planungsstab Kuestenschutz (lo stato maggiore per il progetto d'emergenza di difesa della costa) nei prossimi anni tutte le dighe verranno innalzate di almeno 50-100 cm nonchè rafforzate. Nel frattempo si realizzerà una enome diga costiera sulla foce del fiume Elba, che correrà per almeno 9 km lungo la sua foce: verranno scaricati in loco 800.000 mc di sabbia e altrettanti di terreno, che costituiranno la base della nuova diga. Si tratterà della prima diga contro l'effetto serra... La spesa totale prevista per i lavori di costruzione della nuova diga e per l'innalzamento di quelle esistenti sarà pari ad almeno 35 milioni di euro: ecco i costi del cambiamento climatico...
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