martedì 13 novembre 2007
Si terrà fino a domenica prossima la 1° CONFERENZA NAZIONALE DELLA BICICLETTA (http://www.bici2007.it), organizzata a Milano dal Ministero dell'Ambiente e dalla Provincia. Si tratta di una conferenza per discutere (e diffondere) la cultura della bici, ancora così poco radicata in Italia e che rappresenta una delle migliori forme per la lotta al traffico e all'inquinamento cittadino. Infatti, se in Europa mediamente il 9.45% della popolazione si sposta in bici (con punte del 18% in Danimarca e del 27% in Olanda!), in Italia tale percentuale scende al 4%! Il problema, almeno qui in Italia, esiste. Ora si cercherà di investire al meglio i 15 milioni di euro stanziati dallo Stato per la mobilità ciclistica urbana: si deve dunque investire in percorsi ciclabili ma anche sull'intermodalità, ovvero il combinare bici e mezzi pubblici, il trasporto delle biciclette in metropolitana e il bike-sharing (cioè il sistema della bicicletta condivisa che permette di noleggiare la bici in un posto della città e lasciarla in un altro). Il tutto dovrà essere abbinato ad un potenziamento dei trasporti pubblici e ad opere di moderazione del traffico autoveicolare come le rotonde, gli attraversamenti rialzati rispetto al piano stradale, l'allargamento dei marciapiedi, ecc... Uno studio della Federazione Italiana Amici della Bicicletta ha dimostrato che il numero di incidenti ai ciclisti (mortali e non) è inversamente proporzionale alle strutture ciclabili esistenti. Dicevamo del gup che, in ambito bici, l'Italia ha nei confronti del resto d'Europa: ad esempio, dal 2002 al 2006 la Germania ha stanziato 100 milioni di euro per realizzare e mantenere le piste ciclabili lungo le autostrade nazionali (e dal 2007 80 milioni di euro ogni anno), mentre in Italia nello stesso periodo se ne sono investiti meno di 5 milioni... La Spagna ha trasformato ben 1.600 km di ferrovie abbandonate in "vias verdes", ovvero dei percorsi riservati a biciclette, pedoni e cavalli. Un altro dato che fa meditare è il seguente: in Italia ci sono 2.413 km di percorsi per le biciclette, quando la sola città di Monaco di Baviera ne ha ben 1.200!!! In diverse città europee si sta diffondendo il bike-sharing, ovvero la possibilità di noleggiare una bici in un posto della città e rilasciarlo in un altro: Parigi ha dato l'esempio, ove ci sono posteggi bici in ogni angolo della città a distanza l'uno dall'altro inferiore a 300 metri, con una media di prelievi quotidiani di circa 50.000-70.000 bici mentre l'abbonamento annuo è già stato acquistato da 53.000 parigini (vedi mio precedente post). A ruota hanno seguito il suo esempio anche Lione, Barcellona, Siviglia, Tolosa e Marsiglia. Ora l'iniziativa la sta sperimentando anche la città di Milano: il servizio partirà il 1° gennaio 2008 e prevede complessivamente 5.000 bici per la città, con una partenza di almeno 250-500 bici da aumentare poi gradualmente. Verranno installate 250 postazioni di presa e rilascio; ogni bicicletta dovrà avere un software di gestione del servizio di noleggio, con possibilità di avere in ogni momento indicazioni sull'utilizzo e la disponibilità delle biciclette. Ogni bici sarà inoltre dotata di un sistema di sicurezza che permetta di legarla alle postazioni di presa e rilascio e ne impedisca il furto quando chi la usa la parcheggia altrove. Per prelevare il mezzo si userà un tesserino elettronico da cui verrà scalato automaticamente il costo del noleggio e che memorizzerà i dati di chi prende la bici. Si tratta quindi di un sistema ecologico, salutare, sicuro ed economicamente conveniente: darebbe un contributo notevole se molte città lo adottassero, unitamente ad un rafforzamento del trasporto pubblico. Calerebbero infatti sensibilmente sia il traffico cittadino che il livello di inquinanti nell'aria...
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