giovedì 15 novembre 2007

TORINO: un grattacielo più alto della Mole (parte 2°...)

Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo sul futuro grattacielo che dovrebbe sorgere a Torino, allegando una foto del possibile impatto del nuovo fabbricato sullo skyline della città e riportando, tra l'altro, che probabilmente quella foto (diffusa ovunque) era un falso. Oggi, a dovere di completamento dell'informazione, vi confermo che quella foto era davvero un falso: quella allegata qui è invece la vera prospettiva del nuovo grattacielo, fatta avere agli organi di stampa da Renzo Piano, l'architetto progettista dell'edificio. Come si nota nell'immagine lunga, il grattacielo sorgerà piuttosto lontano dalla Mole Antonelliana (simbolo di Torino), circa 2,4 km più in là, e seppur più alto di 60 metri del noto monumento torinese la sua lontananza rispetto a quest'ultimo lo farà sembrare un pò più piccolo (vedi ricostruzione grafica). Personalmente, nulla tolgo all'efficacia di queste strutture, dettate dall'esigenza di cercare spazi che nelle città non si trovano più (e quindi ci si butta in verticale) ma dettate anche da un pò di narcisismo "acchiappa-clienti" da parte delle società che poi le utilizzeranno (in questo caso la Banca Intesa-San Paolo); nulla tolgo all'efficacia energetica di certe strutture e al loro rispetto dell'ambiente; a maggior ragione sono sempre stato affascinato da tali edifici, in particolar modo dagli skyline di grandi città che hanno una concentrazione centrale di grattacieli davvero fantastica. Non condivido però, e qui ribadisco quanto detto nel mio precedente articolo, la scelta di ricorrere ai grattacieli per Torino: una città che ne ha fatto a meno fino ad oggi, può continuare a farlo! Il fatto che fino ad oggi abbia rinunciato a tali strutture dimostra la sensibilità e le politiche affrontate in questi decenni per conservare lo skyline tipico della città piemontese: ovvero una distesa di palazzi medio-bassi, con al centro la Mole Antonelliana che svetta su tutto e sullo sfondo lo scenario della catena alpina. Anche questo significa "urbanistica": costruire in maniera sensata! Perchè ora rovinare uno skyline perfetto che ha sempre conferito a Torino lo scenario di una città tranquilla, qual'è peraltro: si priverebbe la Mole Antonelliana (seppur giudicata negativamente da molti per la sua bruttezza...) di un valore che ha conservato per decenni, ovvero il punto di riferimento della città. Ecco perchè sostengo il mio personale NO al grattacielo di Torino. L'Intesa-San Paolo troverà maniere migliori per espandere la propria immagine...

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