sabato 5 gennaio 2008

NUBI NOTTILUCENTI in aumento...

Le nubi nottilucenti sono dei fenomeni meteorologici piuttosto misteriosi: si tratta di nubi che si formano molto in alto, addirittura a 70-80 km dal suolo (mediamente le nubi più alte si formano a 10-11 km dal suolo) ove la temperatura dell’atmosfera è di ben –150°C, che sono illuminate dal Sole anche molto dopo il tramonto proprio a causa della loro elevatissima altezza. Quella che vedete nella foto è una ripresa del satellite AIM che per la prima volta è riuscito a fotografare le nubi nottilucenti dall’alto (queste sono al Polo Nord, in basso si notano Svezia e Finlandia). Il satellite Mahrsi (Middle Atmosphere High Resolution Spectrograph Investigation) riuscì a scoprire che negli strati alti dell’atmosfera c’era molta più acqua di quanto si pensasse, ma restò (e resta tutt’ora) un mistero l’origine di tale acqua: secondo il fisico Louis Frank potrebbe arrivare da decine di minicomete che ogni ora entrano nell’atmosfera (la scoperta è stata proprio sua), mentre per altri l’acqua potrebbe arrivare da reazioni chimiche ancora sconosciute o da residui di meteoriti. Secondo la meteorologia si tratta di “nubi mesosferiche” che si formano in uno strato continuo di piccolissimi strati di ghiaccio nell’alta atmosfera (appunto mesosfera) che brillano grazie ai raggi solari che le raggiungono data la loro altissima altezza: fino a pochi anni fa tali nubi erano solite formarsi attorno ai Poli, ma negli ultimi anni sono diventate sempre più frequenti e appaiono a latitudini sempre più basse. Proprio quest’ultima constatazione fa pensare che un ruolo importante lo stia svolgendo l’aumento dei gas serra in alta atmosfera i quali, intrappolando il sempre maggior calore negli strati bassi dell’atmosfera indotto dal “global warming” col conseguente aumento dell’umidità, aumentano la produzione di ghiaccio negli strati alti. Che siano dunque un indicatore del cambiamento climatico in corso? Potrebbe…

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