domenica 20 gennaio 2008

Previsioni corrette... in peggio: 2007 5° anno più caldo!

Lo ha confermato la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). Il 2007 è stato il 5° anno più caldo dalla metà del 1800 ad oggi, ovvero da quanto esistono misurazioni meteo affidabili: la temperatura media annua terrestre è stata di 0.55°C superiore della media! Ci sono tuttavia da fare delle considerazioni: la temperatura media è stata calcolata prendendo in considerazione sia le temperature misurate sopra gli oceani sia quelle misurate sulla terraferma. Se le prendiamo singolarmente, il 2007 è stato il 9° anno più caldo per le zone oceaniche, mentre è stato il più caldo in assoluto per la terraferma!!! Gli oceani, solitamente più freddi della terraferma, quest’anno lo sono stati in maniera particolare a causa della corrente fredda della Nina (opposta alla corrente calda del Nino) che ha interessato il Pacifico centro-orientale. Quindi il 2007 si è piazzato 5° solo per un’anomalia marina, altrimenti a livello generale si sarebbe piazzato tra i primi tre posti!! E comunque ricordiamo che 9 dei 10 anni più caldi di sempre si sono concentrati dal 1995 ad oggi… Molto allarmato è Michele Colacino, dirigente dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR, il quale ha affermato: “La fotografia del 2007 conferma l’attualità dell’allarme lanciato dall’IPCC, l’Intergovernamental Panel on Climate Change: ormai non facciamo che registrare record di caldo che si succedono senza interruzione. Gli anni Ottanta sono stati i più roventi della storia della meteorologia. Poi gli anni Novanta li hanno battuti. Ora il primato se lo sta aggiudicando il primo decennio del nuovo secolo. La serie continua ad allungarsi in modo impressionante”. Il cambiamento climatico è ormai una realtà ed è sotto gli occhi di tutti: l’aumento della temperatura media terrestre sta sconvolgendo la nostra atmosfera con fenomeni meteo estremi sempre più diffusi. È proprio l’aumento di tali fenomeni a preoccupare, così come diligentemente riportato nella mappa apparsa sul quotidiano La Repubblica di giovedì 17 gennaio 2008 a cura di Antonio Cianciullo e Luigi Bignami. Ecco quali sono stati:

  • AMERICA CENTRO-NORD: intensità record degli incendi in Alaska (nella zona di North Slope), terza minore estensione della neve in primavera nell’emisfero nord, la peggiore tempesta invernale tra il nord degli USA ed il sud-est del Canada (coinvolte 300.000 persone), tempesta subtropicale in maggio nel nord-est degli USA seguita da una siccità record, violenta ondata di caldo ad agosto negli USA centrali (50 morti), seconda stagione per intensità di incendi in California, l’uragano Hamberto a settembre sconvolge la costa sud degli USA, l’uragano Noel è il peggiore nei Carabi per numero di morti (124), l’uragano Dean è il terzo peggiore di sempre nell’Atlantico (venti a 270 km/h), disastrose inondazioni in Costarica in ottobre con frane e centinaia di morti;
  • SUD AMERICA: l’uragano Felix sconvolge la costa nord diventando il secondo peggiore degli ultimi decenni (venti a 270 km/h), inondazioni record in Bolivia (200.000 persone senza casa e 70.000 ettari di coltivazioni distrutti), in Uruguay le peggiori inondazioni dal 1959 (110.000 persone senza casa), in Argentina inverno eccezionalmente freddo con neve a Buenos Aires (non accadeva dal 1918) e addirittura in zona attraversate dal Tropico del Capricorno (!);
  • AFRICA: inondazioni disastrose (come non accadeva da decenni) in Sudan, Burkina Faso, Uganda e Mozambico (danni gravissimi ovunque), inverno eccezionalmente freddo in Sudafrica (neve a Johannesburg ove non accadeva dal 1981), all’isola La Reunion si stabilisce il record mondiale di piogge (4.000 mm d’acqua in appena 3 giorni!!!);
  • ASIA: il tifone Fitow (con venti a 157 km/h) investe la metropoli Tokyo, a luglio il tifone Man-Yi (venti a 160 km/h) investe nuovamente il Giappone ed è il più forte dal 1951 ad oggi, in Cina a luglio si verificano le peggiori inondazioni degli ultimi 56 anni con 500.000 sfollati e decine di morti (vicino a Chongqing cadono ben 2227 mm d’acqua in appena 24 ore!!!), la peggiore siccità dal 1940 a d oggi si verifica nella regione cinese di Gansu seguita da piogge ed inondazioni che colpiscono ben 13,5 milioni di persone, il tifone Lekima investe in settembre il Vietnam (è il peggiore degli ultimi 45 anni), in Bangladesh a novembre transita il violento ciclone Sidr (con venti a 240 km/h, il peggiore dal 1991) che causa oltre 3.000 morti e colpisce 8,5 milioni di persone, la Penisola Arabica è investita dal ciclone Gonu (il peggiore della storia, con venti a 260 km/h);
  • OCEANIA: in Australia a marzo arriva il ciclone Gonu (vento a 205 km/h, il peggiore dal 1975), le peggiori inondazioni degli ultimi 30 anni colpiscono lo stato australiano del New Sputh Wales, sempre in Australia si verifica il secondo febbraio più caldo dal 1950, mentre il 2007 è stato il 6° anno consecutivo di siccità nel Murray-Darling Basin;
  • ARTICO: ghiacci ridotti al minimo storico, tanto che la loro estensione è inferiore di ben il 23% rispetto al precedente record negativo del 2005!

Si tratta di una serie lunghissima di fenomeni meteo estremi: questi fenomeni, ricordiamolo, si sono sempre verificati, quello che preoccupa è ormai la loro frequenza (oltre che la loro maggiore intensità): per questo dobbiamo avere l’onesta di ammettere che il cambiamento climatico in corso è ormai una realtà e non il frutto di alcune menti malate. Qualcosa si sta inceppando nel clima del nostro pianeta, i colpevoli siamo noi e noi saremo i destinatari dei suoi tragici effetti: è un po’ come il gatto che si morde la coda! Nel frattempo molti pensano: finché tocca agli altri, stiamo tranquilli… Non è questa la soluzione al problema! Se tutto il mondo scientifico fosse d’accordo sul cambiamento climatico, forse qualcosa si sarebbe già potuto fare…

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