DIOSSINA: chiuso l'inceneritore di Terni!
Ho parlato tanto in questi giorni di inceneritori e del fatto che, secondo me, sono la soluzione peggiore per il problema rifiuti. Ho già ampiamente argomentato le motivazioni che mi portano ad affermare ciò, quindi leggetevi i miei precedenti post. Quello che è accaduto a Terni conferma le mie paure:
Questi i punti:
- dal 2003 i liquami dell’inceneritore venivano scaricati nel fiume Nera oltrepassando qualsiasi limite di concentrazione fissato dalla legge per il mercurio e per i residui di altri metalli (selenio, cadmio, cromo, nichel, piombo, rame, zinco e manganese!). E l’ASM ne era al corrente al punto di arrivare a “diluire” tali liquami aggiungendo acque di raffreddamento provenienti dalle torri dell’impianto;
- i forni bruciavano senza autorizzazione anche ciò che non avrebbero potuto bruciare: per tale motivo negli anni sono stati scaricati in atmosfera acido cloridrico e diossine, causate da una combustione tenuta al di sotto dei limiti (850 gradi) e dissimulata dal false attestazioni dei cicli di lavorazione. Tra l’altro, avrebbero anche bruciato rifiuti radioattivi: a tal proposito si sono verificati 5 incidenti nel corso del 2007, per la maggior parte dovuti all’incenerimento di rifiuti ospedalieri. Naturalmente, il Sindaco ha fornito tabelle sull’inquinamento dell’aria “in regola”…
Ecco, sono queste storie deprimenti che mi portano ad affermare che gli inceneritori sono la soluzione peggiore al problema rifiuti: sono troppo elevati i rischi di degrado ambientale derivanti da corruzione, malaffare, delinquenza, ecc.. che inevitabilmente accerchiano gli organi di dirigenza di tali impianti, trasformandoli dunque in veri e propri “mostri” in grado di inquinare terra, acqua ed aria fino a far ammalare i nostri corpi. Resta sempre il solito problema: la maggior parte delle persone è plasmata da televisioni e quotidiani sul fatto che l’inceneritore fa sparire i rifiuti, non denunciando però l’inquinamento invisibile… Non ho altro da aggiungere!
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