giovedì 17 gennaio 2008

Le 5 regole del NUOVO AMBIENTALISMO

Traggo spunto da un interessante articolo del giornalista Alberto Asor Rosa apparso sul quotidiano La Repubblica di martedì 15 gennaio 2008, il quale sostiene che il nuovo ambientalismo si può riassumere in 5 punti. Eccoli:

  1. si occupa di tutto quanto riguarda la vita (qualsiasi forma di vita) tra il cielo e la terra;
  2. è un movimento propositivo, non negativo: ha in testa un progetto che si riferisce ad un diverso modo di intendere l’esistenza (sempre riferita a qualsiasi forma di vita);
  3. è assolutamente non violento;
  4. nasce dal basso, si autorganizza e si diffonde a macchia d’olio: diffida delle leggi sulla partecipazione votate dalle assemblee elettive, perché ritiene che la vera democrazia sia quella del confronto;
  5. non è l’antipolitica (per cui avverte una sovrana estraneità), ma una forma nuova ed inedita della politica, quella vera ed autentica fatta fuori del Palazzo.

Il giornalista scrive che quando manca anche uno solo di questi punti l’ambientalismo o stenta a manifestarsi o è appena in embrione, e quindi siamo in presenza di fenomeni collaterali o deviati o degenerati. A questi 5 punti il giornalista ne aggiunge un altro importante:

6. il neo-ambientalismo è profondamente autonomo, ma allo stesso tempo invoca che tutte le istituzioni svolgano appieno e seriamente i loro compiti e funzioni.

Un esempio di questo 6° punto potrebbe essere il problema rifiuti in Campania: la popolazione (mai così unita come ora) si sta battendo contro la distruzione del loro ambiente, contrapposta al mancato impegno delle istituzioni che, negli anni, ha portato a questa gravissima situazione. E un altro esempio è quello del distacco della classe politica italiana dal territorio e dalla sua protezione: un uso spregiudicato del territorio e del paesaggio a fini speculativi (e quindi solo a scopo di DENARO!) sta deturpando il nostro paese da nord a sud, e questo ormai da decenni e senza freno. Qualcosa si sta movendo in questi ultimi anni grazie soprattutto ai Ministeri più vicini a tali problematiche, come quelli dei Beni Culturali e dell’Ambiente (a tal proposito siamo ancora in attesa del nuovo “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” promesso da Francesco Rutelli e di cui ho già trattato in un mio precedente post). Manca tuttavia una programmazione seria (che si muova parallela verso la protezione del nostro territorio) tra Ministero dell’Ambiente e Ministero delle Infrastrutture: ne è un esempio il progetto di costruzione di una nuova autostrada che dovrebbe affiancare la grande strada statale Aurelia tra Civitavecchia e Grosseto. Il progetto è sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture, mentre quello dell’Ambiente propone (giustamente) di allargare (visto che c’è la possibilità) la strada già esistente senza rubare ulteriormente paesaggio prezioso alla Maremma toscana! Eterno scontro…

Il giornalista Asor Rosa si chiede: “Che differenza c’è in termini etico-politici tra il malaffare di alcuni politici e l’assassinio perennemente irrimediabile d’un territorio? Pare a me che il secondo sia peggiore del primo. Se c’è un rischio di catastrofe – catastrofe ambientale, intendo, ma anche etico-politica – meglio adottare soluzioni più modeste, più ragionevoli, più a misura d’uomo. Altrimenti il circolo perverso non si spezzerà mai”. Ha perfettamente ragione su questo. Purtroppo dalle istituzioni non si è ancora riusciti ad ottenere quell’impegno necessario alla salvaguardia del nostro territorio e del nostro ambiente. Forse è per questo che nasce l’ambientalismo, persone normali e sensibili che vengono spinte dalla mancanza di fatti a procedere autonomamente: ve lo dice uno (il sottoscritto) che ha da poco fondato, con alcuni amici, un circolo aderente a Legambiente (si tratta del circolo di “PERLA BLU” del Colognese ed Est Veronese), per dare una svolta ad alcune gravi problematiche locali perennemente irrisolte (inquinamento del fiume locale, inceneritore della zona, degrado ambientale, speculazione edilizia, ecc…). E per fortuna che l’ambientalismo esiste…

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