sabato 16 febbraio 2008

ARGENTARIO: lotta dura contro l'abusivismo edilizio!

Siamo in una delle zone marine più belle della Toscana (e dell’Italia intera): il promontorio dell’Argentario. Un territorio che, come tantissimi altri nel nostro paese, è stato deturpato dall’abusivismo edilizio nel corso degli ultimi decenni, abusivismo senza freno che ha spinto le autorità a pensare a qualcosa di duro per poterlo contrastare, visto che spesso il fenomeno ha interessato zone paesaggistiche vincolate.
L’abusivismo è senza ombra di dubbio una piaga tremenda del nostro paese, tanto che ha trasformato il nostro territorio (già instabile) deturpandolo in vari suoi punti: un abusivismo che certamente ha trovato terreno fertile negli orribili condoni edilizi che, a cadenza più o meno regolare nel tempo, si sono alternati nel corso degli ultimi 20 anni (l’ultimo nel 2004 sotto il Governo Berlusconi, il quale fece anche il condono fiscale, il condono tombale...); questo ha spinto la gente ha costruire sempre di più e ovunque (tanto poi si condona!), anche perché quasi sempre mancano i controlli da parte delle amministrazioni locali (com’è possibile che un Comune non si accorga della costruzione di un edificio?). Tutto questo ha dunque comportato la distruzione di molte parti del territorio italiano.
Ora però arriva la linea dura messa in atto nell’Argentario contro le opere abusive (negli ultimi 30 anni vi sono state presentate ben 7.000 richieste di condono edilizio!): la procura di Grosseto ha ottenuto dal Gip la misura durissima del divieto di dimora a coloro che abitano in edifici abusivi! Si tratta di edifici completamente abusivi (ville, case di villeggiatura, ecc…) o di porzioni abusive di edifici (soprattutto piscine, che stanno nascendo irregolarmente ovunque creando uno spreco enorme di acqua che ormai comincia a scarseggiare anche all’Argentario, e che per individuarle sono state scattate fotografie aeree). Sono vari i casi che stanno venendo alla luce in questo angolo di Toscana: ne stanno pagando le spese non solo i proprietari di questi edifici abusivi, ma anche i costruttori (che, prima di iniziare i lavori, dovrebbero accertare se si tratta di opera autorizzata dal Comune oppure abusiva, e in quest’ultimo caso dovrebbero rifiutare l’appalto), i direttori dei lavori (che spesso accertano il falso), le amministrazioni comunali con i loro mancati controlli (sia durante la realizzazione dell’opera, sia durante il rilascio delle agibilità, sia infine per un continuo controllo del territorio). In appena una settimana i carabinieri della Compagnia di Orbetello (Argentario) hanno sequestrato appartamenti e ville per un valore di oltre 8 milioni di euro!!! Nel frattempo, le oltre 7.000 richieste di condono edilizio giacciono ferme negli uffici comunali in quanto i tecnici non hanno il tempo di poterle visionare (e nel frattempo si aggiungono altre opere abusive…): ma la procura di Grosseto ha un altro sospetto, ovvero che amministrazioni e funzionari abbiano in questi anni favorito gli abusi magari anche guadagnandoci sopra con strani giri di tangenti…, tanto che lo scorso novembre 2007 undici tra funzionari, ex-assessori e professionisti sono finiti sotto inchiesta per abuso d’ufficio e corruzione.
La lotta contro l’abusivismo è ora favorita dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, approvato nel 2004 e modificato alla fine dello scorso anno dal ministro Rutelli, con inasprimento delle pene per abusi paesaggistici: prima dell’entrata in vigore di questo Codice gli abusi edilizi in zone paesaggistiche vincolate erano considerati delle semplici contravvenzioni, mentre ora sono considerati dei veri e propri delitti puniti con la reclusione da 1 a 4 anni. Ecco perché ora si sta ricorrendo alla misura durissima di divieto di dimora a coloro che risiedono in edifici abusivi: già una cosa simile era stata applicata nel 2003 dalla Cassazione per un caso di palazzinari recidivi a Napoli.
Sarà certo una misura durissima, ma era necessaria per tentare di bloccare questa ventata di abusivismo edilizio e che spero venga applicata in tutte le aree paesaggistiche vincolate: è ora di dare un segnale forte, questi edifici abusivi non devono essere condonati ma vanno demoliti, e allo stesso tempo si devono condannare con pene esemplari anche coloro che hanno portato a queste costruzioni abusive come i funzionari comunali o i professionisti che li hanno coperti. Il nostro territorio deve essere tutelato: deve essere tutelato per l’armonia del nostro paesaggio ma anche, e soprattutto, per preservarlo dall’inquinamento (gli edifici abusivi comportano scarichi abusivi, rifiuti non denunciati, ecc..), dalla cementificazione selvaggia (gli edifici abusivi occupano suolo impedendo all’acqua piovana di penetrare nel terreno, aumentando così gli episodi alluvionali), dal dissesto geologico (gli edifici abusivi comportano scavi che destabilizzano i suoli con conseguente pericolo di frane), dal disboscamento (gli edifici abusivi comportano eliminazioni di vaste aree alberate, con stravolgimento degli ecosistemi e con inaridimento del suolo): quindi, vedete quanti pericoli possono comportare queste costruzioni abusive. Ma scusate, altrimenti che ci stanno a fare i “Piani Regolatori Comunali” (o i P.A.T., ove sono già stati approvati)?
Continuo tuttavia a ribadire il mio dubbio alla lotta all’abusivismo edilizio nei prossimi anni, stante il possibile (e quasi certo) ritorno al governo del centro-destra (anzi solo destra) di Berlusconi, fautore di vari condoni (tra i quali anche quello edilizio), e lo dico dopo aver sentito lo stesso Berlusconi (durante la puntata di martedì 12 febbraio 2008 di “Porta a Porta” su RAI1) ribadire senza nessun problema che i condoni alla fine non sono poi così male. E ci risiamo…

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