domenica 18 maggio 2008

EVEREST: installata la stazione meteo più alta al mondo!

Il merito è di un gruppo di alpinisti italiani (Silvio Mondinelli che è stato uno dei pochi uomini al mondo ad aver scalato tutti i 14 ottomila del mondo, Marco Confortola e Michele Enzio), i quali hanno montato una stazione meteorologica sul monte Everest, precisamente a Colle Sud a 8.000 metri di quota: l’installazione è avvenuta non certo senza difficoltà, a causa delle pessime condizioni del tempo e, soprattutto, senza l’ausilio di ossigeno. Quella installata diventerà così la più alta stazione meteorologica al mondo.
Il tutto è avvenuto nell’ambito del progetto “SHARE EVEREST 2008”, guidato da Agostino Da Polenza e promosso dal comitato Ev-K2-Cnr: lo stesso progetto prevede l’installazione di un sensore anche sulla cima dell’Everest (a 8.848 metri di quota) per potervi rilevare la temperatura. La stazione appena installata a Colle Sud (dedicata al primo scalatore dell’Everest, Edmund Hillary, scomparso lo scorso gennaio 2008) sarà collegata ad altre stazioni che si trovano sempre in Nepal a 3.560 m, 4.258 m, 2.660 m e 5.079 metri di quota. Le stazioni sono state prodotte in Italia dalla società “LSI Lastem” di Milano.

Come dicevo pocanzi, si è trattato di un’impresa non facile, come ha ammesso lo stesso Mondinelli: durante l’operazione di montaggio era in atto una bufera di vento e neve che ostacolava i movimenti e la respirazione, tanto che i tre sono mezzi congelati, ma hanno portato a termine il lavoro in un’ora e mezza.
Ed ora per gli appassionati di meteorologia ecco i primi dati rilevati dalla stazione meteo: è la prima volta nella storia che tali valori meteo vengono misurati a 8.000 metri di quota da una stazione fissa e non da un pallone aerostatico. Alle ore 16 locali del 15 maggio 2008 la stazione è entrata in funzione in modalità automatica e questi sono stati i primi dati meteo registrati sull’Everest a quota 8.000: temperatura esterna –17.0°C, umidità 41.3%, pressione atmosferica 382.1 millibar (!!!), vento direzione 262.8 ed intensità 12.8 metri al secondo (43.2 km/h), radiazione solare 711.9 watt a mq, temperatura interno stazione –8.7°C, ultravioletti canale A 30.4 watt a mq.
Si tratta di un’impresa veramente straordinaria, che fino a poco prima aveva trovato l’ostacolo dei militari nepalesi che impedivano agli alpinisti italiani di fare i test sulla stazione: tale stazione trasmetterà regolarmente ogni ora i dati atmosferici, che saranno molto importanti per studiare il cambiamento climatico in corso sul nostro pianeta ed andrà ad inserirsi (come ha ribadito Agostino Da Polenza) nel network di monitoraggio ambientale SHARE fornendo dati unici ed irripetibili proprio per la quota a cui vengono rilevati ed andranno a colmare un tassello importante nei grandi progetti internazionali di monitoraggio promossi da UNEP e World Meteorological Organization.

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