martedì 3 giugno 2008

Scirocco sull’Italia e… volano record!

Nel precedente post ho parlato dell’alluvione che ha colpito alcune valli piemontesi negli ultimi giorni: si è trattato di un fenomeno intenso, che si è già verificato numerose volte in passato (anche recente), come le gravissime alluvioni del 1994 e del 2000. Quando una depressione rimane stazionaria per più giorni sulla Penisola Iberica, ecco che si innescano correnti sciroccali a go-go sul nostro paese: questo significa caldo per il Centro-Sud ed il Nord-Est italiano e piogge prolungate per il Nord-Ovest. Lo scirocco, infatti, risalendo dall’Adriatico si carica di umidità, entra in Valpadana da sud-est e, quando incontra la barriera alpina ad ovest, si solleva condensando in nubi e piogge: piogge che durano per tutta la durata della sciroccata. È quello che è successo in questi giorni nelle valli piemontesi: più giorni di scirocco hanno portato precipitazioni incessanti per giorni e giorni, nell’ordine di 200-300 mm d’acqua, soprattutto nella valli la cui orografia le espone maggiormente allo scirocco.
Si è trattato di un fenomeno intenso, ma non eccezionale: in passato si sono avute precipitazioni anche di 700-800 mm d’acqua in 2-3 giorni (in occasione delle alluvioni del 1994 e del 2000). Quello che preoccupa è la loro frequenza: questo è un sintomo del cambiamento climatico in corso sul nostro pianeta, che porta ad una estremizzazione dei fenomeni meteorologici. Nel caso del Piemonte, ciò si tramuta in episodi alluvionali sempre più frequenti e più intensi e tra l’altro concentrati localmente. Stupisce, poi, come ormai a quasi ogni sciroccata corrispondano nuovi record termini: la scorsa estate 2007 tre violente ondate di caldo (a cadenza incredibilmente di 30 giorni l’una dall’altra) hanno colpito la nostra penisola, facendo cadere continuamente nuovi record. Una ondata di caldo così intenso ci sta in un’estate, ma tre di fila non rappresentano proprio la normalità e sono un segnale tangibile di come si sta modificando il clima sul Mediterraneo. Adesso ecco la prima sciroccata della stagione (questa di fine maggio, vedi mappa allegata del 27 maggio 2008 alla quota di 850 hPa), suffragata anche dal vento di foehn che ha alzato ulteriormente le temperature in alcune zone, e subito volano record: guardando i dati registrati dai radiosondaggi, si scopre che a 850 hPa (circa 1.500 metri di quota) si sono registrati ben 17.0°C sopra Milano (8°C oltre la media), 19.0°C a Cagliari (8°C oltre la media), addirittura 27.0°C a Trapani (ben 15°C oltre la media), valori già eccezionali in piena estate!!! Per rendere l’idea, a Milano Linate in occasione di questa sciroccata lo zero termico (ovvero la temperatura di 0°C) si è registrata ad una quota di ben 3.724 metri, mentre dovrebbe essere mediamente in questo periodo a 2.600 metri circa…
Dicevo dei record, sono ben 12 in tutta Italia e si sono registrati lo scorso 27 maggio 2008 (sono in ordine alfabetico):
  • Arezzo 32.6°C (precedente record 32.4°C nel maggio 2005);
  • Firenze 34.4°C (precedente record 34.0°C nel maggio 1979);
  • Frosinone 33.6°C (precedente record 32.8°C nel maggio 2006);
  • Grazzanise 35.8°C (precedente record 33.0°C nel maggio 2008);
  • Guidonia 35.8°C (precedente record 33.6°C nel maggio 2001);
  • Palermo Boccadifalco 36.8°C (precedente record 36.6°C nel maggio 1994);
  • Palermo Punta Raisi 38.9°C (precedente record 38.2°C nel maggio 1994);
  • Pisa 31.6°C (eguagliato il precedente record del maggio 1953 e maggio 2007);
  • Pratica di Mare 31.6°C (eguagliato il precedente record del maggio 2006);
  • Roma Fiumicino 33.1°C (precedente record 31.4°C nel maggio 1977 e maggio 2008);
  • Roma Ciampino 34.2°C (precedente record 33.0°C nel maggio 1977);
  • Vigna di Valle 30.4°C (precedente record 30.0°C nel maggio 2005).

Si tratta di stazioni meteo dell’Aeronautica Militare, pertanto altre stazioni “non ufficiali” avranno battuto sicuramente altri record: il record assoluto di caldo è stato registrato a Carini (in provincia di Palermo) con ben 40.4°C (dati registrati dal servizio meteorologico regionale SIAS).
L’ondata sciroccale è partita dall’entroterra libico: per tre giorni consecutivi Tripoli (la capitale libica) ha avuto minime notturne di 30°C e massime fino a 45°C!!!
Ma il gran caldo ha interessato in maniera intensa anche l’Europa Orientale:

  • Grecia: 33.4°C a Kastoria (600 metri di quota!), 37.2°C a Lamia e ben 38.4°C a Larissa (media di 25.7C…);
  • Macedonia: 34.4°C a Bitola (587 metri di quota…, media di 21.7°C!), 35.0°C a Stip, 35.2°C a Skopje (media di 23.7°C), 37.0°C a Demir Kapija e ben 37.5°C a Gevgeljia;
  • Bulgaria: 35.0°C a Lom (media di 22.6°C), 35.2°C a Novo Selo e Vidin, 35.4°C a Plovdiv, 35.6°C a Ivailo, 36.0°C a Sandanski (media di 24.1°C) e 36.2°C a Chirpan;
  • Serbia-Montenegro: 34.5°C a Belgrado (22.5°C la media…), 34.7°C a Nis e Krusevac, 35.3°C a Veliko Gradiste, 35.4°C a Kragujevac, 35.5°C a Negotin e 35.6°C a Smeredevska Palanca;
  • Bosnia-Erzegovina: 35.0°C a Monstar (media di 24.0°C), 35.1°C a Banja-Luka e 35.4°C a Zenica;
  • Croazia: 34.2°C a Osijek e 34.3°C a Gradiste e Sisak;
  • Romania: 34.0°C a Rossori De Vede e 35.0°C a Drobeta-Turnu Severin.

Si è trattato dunque di una sciroccata molto intensa e non su scala locale, ma che ha interessato una vasta zona. E siamo solo nel mese di maggio: vedremo come sarà la prossima estate, ma è ormai certo che il cambiamento climatico in corso sta portando ad una forte estremizzazione dei fenomeni meteo nell’area mediterranea.

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