martedì 22 settembre 2009

PRESSIONE MARINA E CLIMA…

Si è tentato per molto tempo di rilevare con esattezza la pressione sui fondali oceanici: ora cominciano ad arrivare le prime risposte in seguito all’utilizzo da parte della NASA dell’esperimento GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment). Con questo esperimento i ricercatori del JPL (Jet Propulsion Laboratory) hanno trovato il metodo per poter misurare la pressione nel fondo degli oceani terrestri.
Vi chiederete: ma cosa può servire a sapere la pressione sui fondali oceanici? Serve e molto, in materia di studio del clima. Infatti, se per i meteorologi è fondamentale sapere la pressione atmosferica per prevedere venti e configurazioni meteo, altrettanto per gli oceanografi la pressione dei fondali oceanici è fondamentale per studiare le correnti marine e la circolazione oceanica globale, che poi ha ripercussioni sul clima terrestre, nonché di controllare il livello dei mari. Ne ha dato notizia in questi giorni anche il rinomato sito italiano http://www.meteogiornale.it (articolo a cura di Alessandra Garau).
Ma che cos’è questo GRACE? Sono satelliti gemelli lanciati dalla NASA nel 2002 che rilevano la mappa gravitazionale ad un’altezza di 500 km dalla superficie terrestre: in particolare, tramite i loro sensori rilevano la distribuzione delle masse sulla Terra e la sua superficie, dando risposte su come la gravità agisce sulle masse (in pratica, più una massa è grande, maggiore è la spinta gravitazionale in essa). C’è un passaggio molto particolare dello studio che spiega alcune cose importanti: “La pressione sul fondo degli oceani è data dalla somma della pressione atmosferica e di tutta la pressione degli oceani. Quando i venti determinano un movimento delle acque sulla superficie degli oceani, la pressione sul fondo degli stessi si modifica. I ghiacci, con la loro fusione, confluiscono negli oceani, ne aumentano la massa e di conseguenza anche la pressione sul fondo”. Questo poi incide sulle correnti marine e sul clima terrestre.
Gli scienziati sono arrivati alla misurazione della pressione sui fondali oceanici prendendo come esempio il metodo con cui si rilevò il campo gravitazionale della Luna (grazie alle varie missioni Apollo): applicando il metodo “mascon” (ovvero partendo dalle concentrazioni di massa) gli scienziati hanno impostato le ricerche sugli oceani verificando la loro maggiore precisione rispetto ai calcoli armonici usati normalmente. Questo metodo consentirà di monitorare, tramite i satelliti Grace, le variazioni di pressione sul fondo degli oceani in tutto il mondo e per lunghi periodi di tempo, offrendo così sempre più risposte agli interrogativi che gli scienziati ancora si pongono, in particolare sul cambiamento del livello dei mari e sull’influenza delle correnti marine sul clima terrestre.
Un altro passo verso un più approfondito studio del clima terrestre.

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