giovedì 29 ottobre 2009

Ecco il TERMOMETRO per la... TERRA!!!

Ormai la gran parte del mondo scientifico e meteorologico concorda sul fatto che è in atto sul nostro pianeta un riscaldamento climatico, che soprattutto negli ultimi anni si è notevolmente impennato. Non tutti, però, concordano sui suoi effetti sull'agricoltura e sulle risorse idriche del nostro pianeta. Ecco perchè l'avanzatissima Università di Tel Aviv (Israele, la cosiddetta TAU) ha creato un "termometro" per poter stimare la febbre della Terra, ideato dal professore Eyal Ben-Dor del Dipartimento di Geografia dell'Università israeliana. Ne dà notizia proprio oggi il rinomato sito meteo italiano http://www.meteogiornale.it tramite un articolo di Alessandra Garau.
Ma in che cosa consiste questo termometro? Si tratta di un'asta, chiamata OSD (Optical Soil Dipstick) che dovrà essere inserita nel suolo tramite un piccolo foro fatto su quest'ultimo, asta che in tempo reale sarà in grado di fornire una serie di dati diagnostici che saranno utili per effettuare varie analisi sul suolo e che potrà essere utile a scienziati, geografi, agricoltori e progettisti.
Potrà essere così utile agli agricoltori e ai geografi per scoprire quali terreni sono adatti o meno all'agricoltura (anche oggi è possibile ma con macchinari molto costosi, e tra l'altro dopo aver effettuato le opportune analisi in laboratorio): il nuovo termometro avrà un prezzo indicativo di circa 10.000 dollari, che sembrano parecchi ma, rapportati all'utilità dello strumento, saranno invece ben investiti. Inoltre, il termometro sarà di facile utilizzo e fornirà dati in tempo reale salvabili immediatamente su un computer portatile.
Si potrà così scoprire la temperatura del suolo, se lo stesso è inquinato, se sarà coltivabile: questo permetterà la realizzazione di importanti mappe dei suoli di determinate aree, che poi saranno di grande aiuto sia per gli scienziati che eseguono studi sul riscaldamento globale sia per tutti coloro che svolgono attività legate alla terra (agricoltori, geologi, progettisti, ecc...). Potrà, ad esempio, essere molto utile per mappare intere aree del vicino Oriente, dell'Africa o dei Poli che servirebbero ai governi nelle loro pianificazioni territoriali.
Si tratta quindi di uno strumento molto importante, che è stato recentemente descritto anche sulla rivista "Soil Science Society of America Journal": attualmente esiste solo sotto forma di prototipo, ma ora si sta studiando e completando il progetto per la commercializzazione, sperando di trovare un giusto partner.
Si potrà così contribuire a limitare gli impatti e i danni del cambiamento climatico sul nostro territorio, anche se ci si dovrebbe impegnare a combattere direttamente questo cambiamento climatico...

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