TORRE METEO al Polo Nord
Grazie a dei collegamenti via fibra ottica, i dati raccolti dalla torre saranno trasmessi a vari centri di ricerca per essere analizzati: verrà anche monitorata la differenza di temperatura tra il livello del suolo e la sommità della torre (a 34 metri), grazie alla quale si potranno studiare i vari processi climatici del Polo Nord. Anche perchè si cercherà di tenere sotto osservazione il fenomeno delle correnti che trasportano ai Poli le polveri prodotte dalle centrali a carbone le quali, adagiandosi sul ghiaccio, ne creano una patina nera che attira i raggi solari accelerando il loro scioglimento.
Onore al CNR (Consiglio Nazionale Ricerche, http://www.cnr.it) di Roma che riesce a mandare avanti progetti così importanti nonostante il continuo calo dei fondi ad esso destinati... Giuseppe Cavaretta, direttore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR afferma: "E' importante studiare i cambiamenti climatici e l'inquinamento ai Poli, perchè lì sono più rapidi ed evidenti". Ed intanto continuano ad arrivare dati allarmanti dal Polo Nord: proprio oggi è uscita la notizia che dai rilevamenti satellitari si evidenzia che il Polo Nord ad oggi è in deficit rispetto alla media di ben 1.3 milioni di kmq di ghiaccio e che la superficie ghiacciata di 10.9 milioni di kmq misurata il 13 giugno è la più bassa mai registrata a tale data, con prospettive meterologiche pessime per i prossimi giorni...
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