venerdì 16 luglio 2010

Ecomostri e dintorni

Oliviero Toscani (noto fotografo) e Salvatore Settis (direttore della Normale di Pisa) hanno promosso un appello da diffondere ai giovani, alle scuole, agli ambientalisti ed anche agli appassionati di fotografia. L'appello è: “Fate un clic contro il degrado urbano, gli scempi edilizi e e le brutture delle nostre città”. Il progetto si chiama “Nuovo paesaggio italiano” e consiste nel raccogliere foto di coloro che vorranno documentare il degrado urbanistico e paesaggistico della propria zona.
Tutte le foto saranno raccolte nell'archivio Toscani e verranno esposte in mostre organizzate nelle principali città italiane. Per informazioni andate al sito http://www.nuovopaesaggioitaliano.it
Anche così si riuscirà a denunciare quegli ecomostri e quelle brutture che molti amministratori non vogliono vedere: avete quindi la possibilità di diventare relatori denunciando l'urbanizzazione selvaggia e l'abusiva, per combattere la speculazione edilizia e contribuire alla difesa del nostro fragile territorio. Facendo sentire la propria voce, gli amministratori non potranno restare indifferenti.
Certo non sarà semplice: soprattutto quando succedono cose che ti lasciano a bocca aperta, come questa che ora vi espongo. È il caso dell'ecomostro di Alimuri, sulla penisola sorrentina, in Campania (c'è un blog apposta su questo ecomostro, ovvero http://blog.verdenero.it/tag/ecomostro-alimuri/). Cosa è successo? E' successo che tre anni fa è stato siglato un accordo tra l'allora ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli con la Regione Campania, col Comune di Vico Equense e con la Sa.An. (proprietaria dell'ecomostro), in base al quale l'edificio doveva essere demolito entro il 31 ottobre 2007 ma con la possibilità per la stessa società proprietaria di costruire un altro albergo della stessa volumetria di quella demolita in un'altra parte del Comune di Vico Equense (volume di circa 18.000 mc). E con la metà del costo di demolizione accollato (per metà ciascuno) tra il Ministero e la Regione. Già allora però qualcosa sapeva di bruciato, si voleva evidentemente non danneggiare la proprietà (nella società proprietaria figurava Anna Normale, moglie di Andrea Cozzolino, allora assessore regionale del PD ed oggi eurodeputato....). Il solito impasto italiano... Ed oggi? Sono passati tre anni e l'ecomostro è ancora lì! Antonio Palagiano dell'Italia dei Valori ha chiesto un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali per sapere quale siano le loro iniziative per garantire la demolizione dell'ecomostro: ma ho paura che l'ecomostro resterà lì....

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