I cacciatori di PIANTE GRASSE
- portarle lontano dai luoghi d'origine, dove sono in pericolo, coltivandole quindi in serre e laboratori protetti;
- lasciarle vivere nel loro habitat, senza interferire con questo;
- creare nel loro habitat delle zone speciali protette (come parchi, riserve o monumenti naturali).
Dal 2005 loro si dedicano agli ultimi due metodi: hanno attraversato buona parte dell'America Latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay ed Uruguay) raccogliendo un vasto archivio fotografico, che alla fine si è tramutato nella voglia di mettere a disposizione di tutti immagini, ricerche e riflessioni sulle piante spinose creando un loro sito che è http://www.cactusinhabitat.org.
Dall'intervista si evnice che entrambi non sono botanici, ma autodidatti arrivati ad essere molto competenti in materia dopo aver fatto molta pratica sul campo e molti confronti. Sono arrivaati alla conclusione che le piante in habitat non si toccano: non si prelevano esemplari, neppure in parte, le loro osservazioni sono fatte su piante in loco mentre la documentazione è fatto solo di fotografie e materiale cartaceo (appunti e schizzi).
Un lavoro assolutamente molto importante e prezioso: molte specie sono a rischio soprattutto per l'impatto dell'attività umana sull'ambiente (con costruzioni, dighe, strade, ecc...) oltre che per la deforestazione per lasciare spazio ai terreni agricoli e ai pascoli; senza tralasciare la raccolta illegale di specie rare da parte di collezionisti senza scrupoli.
Quindi complimenti al loro lavoro: potrà rivelarsi molto utile per il mondo della botanica per la difesa delle piante in via d'estinzione.
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