mercoledì 11 maggio 2011

Appello degli editori per la SCUOLA PUBBLICA

In seguito ai recenti attacchi alla SCUOLA PUBBLICA da parte del nostro Presidente del Consiglio e ai smisurati tagli ai finanziamenti da parte del ministro per l'Istruzione, alcuni editori hanno deciso di scrivere una lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Parlamento e al Governo per sottolineare l'importanza e il valore della scuola pubblica.
L'appello inizia così: "La scuola è una risorsa essenziale per il libero sviluppo delle persone e per la crescita sociale, economica, culturale e civile di un Paese. In Italia lo è sempre stata: ha reso un insieme di sudditi analfabeti degli antichi stati una comunità di cittadini italiani. Lo è ancor più oggi, in un'epoca in cui il capitale umano, l'insieme delle conoscenze di cui disponiamo, è il fattore decisivo per il successo degli individui e delle nazioni.... Facciamo dell'istruzione un tema centrale di discussione tra i cittadini, nelle scuole e in ogni altro luogo d'incontro.... Nel mondo globalizzato è fondamentale conoscere chi è lontano da noi, per saperne cogliere i valori e le potenzialità, e perchè altri possano conoscere, a loro volta, i nostri valori e le nostre potenzialità. La scuola statale è perciò anche un luogo di integrazione tra individui provenienti da diversi ambienti familiari, sociali, culturali. Nella scuola statale bambini e ragazzi di diversa estrazione sociale imparano ad apprezzare la diversità. Nella scuola statale il patrimonio culturale della famiglia entra in contatto in modo fertile con quello di altre famiglie.... In passato il diritto dei più deboli nella società italiana è stato garantito soprattutto dall'estensione dell'obbligo di frequenza della scuola pubblica, e dalla qualità del suo insegnamento, che hanno riscattato dalla miseria milioni di cittadini.... Purtroppo l'investimento nella scuola pubblica statale è stato inadeguato, ben al di sotto dei livelli medi dei Paesi UE, per gran parte della storia unitaria italiana, al punto che oggi spesso non è in grado di garantire neppure i servizi minimi. Di questa situazione ognuno di noi deve preoccuparsi, perchè essa è anche frutto dell'indifferenza. Dobbiamo tutti fare qualcosa per la scuola di tutti. Non dobbiamo lasciarla da sola a chiedere attenzione. Chi ricopre cariche istituzionali e politiche deve avvertire la forza dell'opinione pubblica. Chi ha più responsabilità e potere nella società, nell'economia, nella cultura, deve essere il primo ad impegnarsi".
Tra gli editori che hanno aderito all'appello figurano Marco Cassini, Daniele Di Gennaro, Carmine Donzelli, Carlo Feltrinelli, Alessandro e Giuseppe Laterza, Paolo Mieli: l'appello sarà presentato al Salone del Libro di Torino che si terrà dal 12 al 16 maggio 2011 (http://www.salonelibro.it). 8 Istituti italiani hanno già aderito all'appello: all'interno degli edifici scolastici ci saranno, col permesso dei presidi, dei banchetti per la raccolta delle firme.
Sul sito della casa editrice Laterza (http://www.laterza.it) si aprirà uno spazio interamente dedicato all'iniziativa, per le firme e gli aggiornamenti.
Facciamo sentire la nostra voce!

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