martedì 20 settembre 2011

COLPO DI SPUGNA SU GOMORRA!!

Apprendo da un articolo di Roberto Saviano, pubblicato sul quotidiano la Repubblica del 18 settembre 2011, che sono stati recentemente prosciolti tutti i 98 imputati dalle varie accuse nel processo (durato 13 anni) sul traffico dei rifiuti tossici.
E' ormai fatto testimoniato e conclamato che per anni camion colmi di fusti di rifiuti tossici partivano dalle città del Nord Italia per scaricarli nelle discariche abusive e nella campagna della Campania, con gravissimi danni ambientali: vi sono stati sversati polveri residuate dall'abbattimento dei fumi delle industrie siderurgiche e metallurgichE, oli minerali, lubrificanti delle macchine, scarti di vernici, ceneri residue da combustione, solventi, acque provenienti da stabilimenti di industrie chimiche, acidi, ecc... Tutti sversati e/o sepolti in Campania nelle campagne, lungo le strade sterrate, in terreni comprati da contadini indebitati che prendevano per questo una tangente. In certi casi questi rifiuti sono stati costipati in discariche legali, oltree che in quelle abusive e nelle cave dismesse. Addirittura alcuni fusti erano stati intombati nelle falde acquifere!!!
Come dice Saviano nel suo articolo, "Smaltire rifiuti pericolosi è un costo per le imprese, così si è creata una vastissima rete che permette di smaltire a poco prezzo. Una rete che fornisce documenti falsi, che dimostrano uno smaltimento regolare ma che invece smaltisce gettando tutto a sud, senza regola, avvelenando. Le imprese risparmiano danaro che reinvestono, e le campagne, l'acqua, la terra, meridionali vengono per sempre compromesse spesso con il consenso dei piccoli proprietari terrieri e delle amministrazioni loccali. In tutto questo la camorra è ovviamente il grande e innominato soggetto tenuto fuori dall'inchiesta proprio perchè questa inchiesta voleva o meglio avrebbe voluto dimostrare il segmento imprenditoriale che strutturava il traffico dei rifiuti tossici".
Tutto questo dovrebbe essere bastato per arrivare ad una dura condanna per tutti coloro che hanno permesso questo scempio ambientale, a discapito del nostro territorio e della salute dei cittadini. E invece? Invece nessuno verrà condannato: nei 7 anni in cui il Pubblico Ministero Donato Ceglie ha chiesto il rinvio a giudizio per ben 98 imputati, ci sono stati vari rinvii, tra cui formalità burocratiche col solo scopo di rallentare il processo. Questi rinvIi nel tempo hanno fatto cadere in prescrizione i reati meno gravi, poi la stessa porescrizione col passare di altro tempo ha fatto cadere reati come truffa ed abuso d'ufficio, getto pericoloso di cose, nonchè realizzazione e gestione di discariche abusive. Basta? No. E' notizia di questi giorni che sono andati in prescrizione anche i reati più gravi ovvero quelli associativi, finalizzati alla delinquenza e al disastro ambientale.
La prescrizione totale dei reati previsti nell'inchiesta lascia così impuniti tutti gli imprenditori del Nord Italia non perchè non hanno commesso il fatto, ma perchè il fatto l'hanno commesso ma è andato in prescrizione e quindi non è più punibile!!!
Però intanto molti territori campani sono stati inquinati in modo irreversibile: dice Saviano, giustamente, che questo processo avrebbe potuto dare inizio ad un percorso che avrebbe avuto come necessaria conseguenza politica l'investimento di denaro nel risanamento e nella bonifica di queste terre. E intanto, senza che nessuno paghi, sono già aumentati del 20% i casi mortali di cancro nella zona, oltre che malattie polmonari, allergie infantili, feti deformi, dermatiti (dati dell'Istituto Superiore di Sanità): chi cerca da anni di realizzare un registro tumori nel Casertano non ci riesce in quanto gli viene impedito perchè sarebbe l'unico testo che nei processi potrebbe stabilire una relazione tra un'impennata di tumori in una certa zona e la presenza nella stessa di una discarica o di un sito di smaltimento di rifiuti tossici. Questo è già provato da studi di scienziati indipendenti e da analisi epidemiologiche condotte da esperti, ma non hanno nessuna valenza legale quale potrebbe avere appunto un registro tumori.
Sono perfettamente d'accordo con Saviano quando a conclusione del suo articolo afferma che la prescrizione che ha chiuso senza colpevoli questo processo mostra la fragilità estrema del nostro sistema giuridico: tutto questo mentre per l'attuale Presidente del Consiglio il problema della lentezza della giustizia italiana si risolve imponendo la prescrizione breve, ma per mandare scelleratamente in prescrizione i suoi processi e di conseguenza molti altri processi italiani. Perchè non mettere invece in condizione i giudici a lavorare meglio? Perchè non pagare loro delle straordinarie? Perchè non aumentare il numero dei giudici nei tribunali? Perchè non eliminare processi per reati assai minori che intasano le aule dei tribunali? Questo dovrebbe fare un Presidente del Consiglio responsabile, che ha a cuore il suo paese. E invece queste sono le conseguenze...

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