lunedì 26 settembre 2011

I MIEI RACCONTI DI VIAGGIO: Caorle (VE)

CAORLE. Lo scorso week-end del 24-25 settembre 2011 ho avuto il piacere di soggiornare a Caorle: per la verità l'appartamento dove ho sostato era a Porto Santa Margherita, frazione di Caorle (ad ovest del capoluogo), ma ho avuto appunto il piacere di visitarne il territorio. Era la prima volta che mi recavo a Caorle e devo dire che ne sono rimasto affascinato. Tra l'altro è uno dei periodi migliori dell'anno per visitare questi posti: certamente sono stato fortunato da un punto di vista climatico per aver trovato un week-end quasi estivo alle soglie di ottobre, ma vivere il mare in settembre è qualcosa di speciale: il sole che scalda ma non scotta come in piena estate, la mancanza di afa, l'assenza della folla sulle spiagge, le strade meno trafficate, il mare calmo.
Caorle (circa 12.000 abitanti) si trova lungo la costa adriatica in provincia di Venezia, a nord-est della Laguna di Venezia e di Jesolo, precisamente tra i comuni di Eraclea e Bibione, ed ha la particolarità di sorgere tra le foci dei fiumi Livenza e Lemene. Devo dire che è molto bello il suo centro storico: un susseguirsi di viuzze strette e piazzette, senza una particolare geometria, con locali caratteristici, baretti e trattorie, con le sue casette variopinte distribuite fra calli e campielli. Originariamente attraversato da una rete di canali artificiali ora interrati (i cosiddetti Rio terà), il centro storico di Caorle dà ancora l'impressione di camminare in un piccolo scorcio di Venezia: nel cuore del paesino c'è il porto peschereccio, testimone della fiorente attività di pesca ed ultimo baluardo della rete di canali che attraversava la vecchia isola. Davvero caratteristico.
Ma Caorle è anche laguna, situata a nord del centro abitato: è l'ideale per escursioni in barca in mezzo alla natura incontaminata che tanto piaceva allo scrittore Ernest Hemingway, il quale la descrisse nel suo libro "Di là dal fiume e tra gli alberi". Tra le valli e le barene si trovano i "casoni", le tipiche costruzioni usate in passato dai pescatori durante il periodo della pesca. E la pesca è importante fonte economica e... culinaria: seppie, cozze, vongole, granseole, canestrelli e tutti i molluschi tipici dell'alto Adriatico, oltre ai vari pesci del mare aperto (branzini, orate, spigole, sogliole, sarde, ecc...). Io adoro il pesce dell'Alto Adriatico, dagli antipasti ai secondi, in ogni tipo di piatto: sarde in saore, alici marinate, risotti o pasta (spaghetti e tagliolini) con pesce, fritture, seppie in umido, grigliate miste di pesce, e quante altre specialità!!!
Mi ha colpito molto anche la notevole presenza di piste ciclabili, che consente (ad esempio) di percorrere in bici e in tranquillità la distanza tra Porto Santa Margherita e il centro storico di Caorle. Comunque, per ogni informazione su Caorle vi consiglio il portale http://turismo.caorle.eu.
E naturalmente non si può non parlare di spiagge: spiaggia di ponente e spiaggia di levante, divise dalla foce del fiume Livenza. In particolare, la spiaggia ovest (quella di Porto Santa Margherita) continua a ricevere da anni la Bandiera Blu per tutti i servizi che offre. Quello che mi ha colpito è stata la grandissima quantità di conchiglie presenti a riva e in acqua: di ogni tipo, di ogni forma e di ogni colore, davvero fantastiche, presenti in quantità incredibile sulle spiagge sabbiose racchiuse da tantissimi pontili. A tal proposito, se siete appassionati di conchiglie vi consiglio di visitare il sito http://www.conchigliedelmediterraneo.it.
Credo abbiate capito che questo posto lo consiglio, magari per un bel week-end di primavera o primo autunno: un perfetto abbinamento di terra e mare, storia e spiagge, cultura e pesca, cucina e relax. Voto: 8. Sappiatemi dire...

1 commento:

Case Vacanze Jesolo ha detto...

Grazie per questa raccomandazione! Una destinazione meravigliosa!